Bhe ecco, quel che è successo è che per realizzare il lavoretto di questa settimana su LaStampa/mamme ho dovuto andare a scartabellare tra i miei polverosi cd (se non ci fosse mia figlia avrebbero anche le ragnatele: ormai musicalmente parlando dipendo da un abbonamento on line #cosechelabloggernondice).
Ne ho riciclato uno per realizzare il gioco della Letterina a Babbo Natale e, fra l’altro, avevo bisogno delle misure esatte del cd per poter continuare. Una cosa da nulla, no? Il problema è che scartabellare tra quelle torri polverose è stato come fare un tuffo nel passato: ho scovato i mix regalatimi dagli amici, i cd autografati, quelli completamente scoloriti (ma dico completamente) dal sole. E di cose me ne sono venute in mente mille.
Come questi stop-motion che ho deciso di raccogliere qui. Ce li rivediamo insieme? Cominciamo da questo, anche se con i video musicali non c’entra molto, così magari adesso che siete in ufficio durante la pausa lo guardate con i colleghi. Io lo adoro, ma forse a causa di quella mania che un giorno o l’altro mi farà comperare i chiodini per la PixelArt.
Bene, adesso siete pronti per quella meraviglia di Tribe di Piers Faccini. Musica per le orecchie oltre che per i vostri occhi! Che poi è colpa sua se sto scrivendo un post così!
E cosa ne dite di Blublu? Lo rivedrei all’infinito: altro che stop-motion! Ma stavamo parlando anche di musica: i Coldplay ve li ricordate?
E quella specie di Alice che spariva da un buco in mezzo alla stanza finendo nel regno delle cose disperse?
Concedendoci una deviazione, perchè non fare un salto qui? Per molto tempo ho immaginato di costruirmi una città così, ma era il 2008: sappiatelo, sono passati ben 6 anni, ma non ho ancora progettato nulla (al massimo io e Frà siamo riuscite a fare questo showreel per la presentazione del catalogo di Piemontedalvivo, ma erano le prime reflex, vi lascio immaginare).
Anche questo stop-motion (sebbene pubblicitario) non è male, mi ricorda – anche se un po’ alla lontana – L’arte del sogno di Michel Gondry e considerato che tanto qui, tutto il film, mica potremmo riguardarcelo…
Se invece vi piace uno stile meno rassicurante e più visionario, non perdetevi questo, io lo trovo geniale.
Passo e chiudo tornando alla musica: vi lascio una ninna nanna per la buonanotte, e attenti ai pesci… sono calzini selvaggi!
Ma se voi ne ricordate altri non esitate a lasciarmi il link qui sotto, così lo aggiungo alla raccolta! Buon weekend spiritelli creativi!