Immaginatevi: oltre 230 espositori, di cui una trentina stranieri provenienti da Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Repubblica Ceca, Ungheria e Svezia; 7 mostre, 6 atelier, 13 aree dimostrative, 2 convegni e più di mille corsi. Il tutto per 41mila i visitatori. Difficile dire da che parte poter cominciare il racconto di questa edizione primaverile di Abilmente? Io non ho avuto dubbi, nel momento in cui ho visto il #passaggiofusillaneo – Rulez!!!!
Da solo, avrebbe potuto essere il simbolo di tutta la Mostra-Atelier internazionale della manualità creativa (grande Fusilla! Come ho già scritto nella prima parte del post sulla fiera lei la trovate qui ma per scoprire che è una delle prime yarn bomber d’Italia dovete leggere qui). Se poi aggiungiamo che il suo workshop era su come realizzare delle spille-medaglia per auto premiarci da sole, capite bene che le sue opere non avrebbero potuto essere esposte…
… se non nello stand di Vendetta Uncinetta (ma vi ho già parlato di lei raccontando il convegno che la fiera ha dedicato a business e creatività). Come sempre Gaia sa stupire con effetti speciali, non trovate? Tutto di grande impatto – elegante, ironico, pop – anche se forse le foto non rendono molto (come sapete alle fiere la mia reflex rimane a casa, e vi dovete accontentare degli scatti fatti con il telefonino, spero vi servano per condurvi sui siti degli artisti interessati in cerca di approfondimenti).
Bellissimi gli elementi d’arredo, e divertenti anche le sleeping mask proposte nel suo workshop (ma ve ne parlerò anche in seguito): un invito, come nelle sue corde, alla realizzazione di oggetti divertenti, di semplice fattura e nello stesso tempo d’impatto, con uno stile inconfondibile, adatto anche a chi è alle prime armi (cioè a me, hihihi).
Il suo stand e il suo libro di handmade per negati Rinnova il tuo guardaroba erano nel cuore dell’Atelier Crochet&Tricot, vicino all’uncinetto 3D (spettacolare) di Luisa de Santi (questo breve video è dell’edizione autunnale, ma trovo restituisca sia lo spirito delle sue creazioni, sia quello della fiera)…
… al Free Form di Laura Soria. In mezzo a cotanta beltà il mio rimpianto più grande è stato quello di non poter prendere parte – perchè previsti per il giorno successivo – all’urban knitting dell’Ice Cream Team che ha crochettato fiori multicolori abbinandoli alle frasi di Zelda Was A Writer.
Un avviso ai naviganti: in questo post si va avanti a ruota libera, seguendo solo la bussola dei coup de foudre. Non pensiate ad un resoconto esaustivo della fiera! Sappiate però che il nuovo layout espositivo prevedeva un’organizzazione in grandi aree tematiche: tessuto, cucito, ricamo, filati, carta, colore, bijoux, paste modellanti e cake design.
Le appassionate di quest’ultima sappiano ad esempio che c’era Miss Cake, ma che il mio cuore batte ancora per le torte della nonna, quindi non troveranno in questo post decorazioni zuccherose per i loro denti, ma solo queste due visioni: la prima (qui sopra) di Jane Hudson e la seconda qui sotto (molto divertente l’idea delle mattonelle di ceramica usurate dal tempo, non credete anche voi?) di Laura Saporiti.
Il secondo colpo di fulmine della fiera è stato sicuramente per… tadààààà… (chi mi conosce non ci crederà) l’Atelier della sposa creativa, in cui ad essere declinati in mille modi sono stati materiali che amo molto: la carta, il feltro, la stoffa e i filati, con qualche sconfinamento nel riciclo. Che ne dite di questa cascata di cucchiaini? Davvero molto d’effetto!
Davano luce e leggerezza all’insieme, imitando l’eleganza del cristallo, ma non erano la sola meraviglia di Simona Girelli che ha ridato vita a vecchie lenzuola trasformandole in fantastiche peonie, abiti, bomboniere, segnaposti, scatole, allestimenti per sedie e centrotavola.
Una grande affinità l’ho sentita con le creazioni di Alessandra Fabre Repetto, che abbina elementi naturali come muschi, licheni, pizzo, tessuti, fili di rame per realizzare tutti gli elementi che fanno parte dell’allestimento di un matrimonio, ma anche solo per le sue collane di carta. Potete capirmi? Vi prego, passate a prendere un tè da lei per rifarvi gli occhi, queste foto non rendono davvero l’idea!
Molto particolari erano anche gli abiti da sposa, realizzati con le vecchie lenzuola, piuttosto che con i teli che gli imbianchini utilizzano per coprire i mobili o con i sacchetti viola dell’immondizia. Qualcosa trovate su Instagram, ma qui vi segnalo quello di Monica Dal Molin tutto di carta. Lei è paper-design – anche se in modo diverso – proprio come un altro artista incontrato in fiera: Dario Cestaro.
I suoi pop-up erano fantastici, ma a misura di fiera. Andando sul suo sito scoprirete che è sua anche la trasposizione scenografia del calendario dell’avvento della Gallucci Editore che a Natale campeggia a Torino, nella nostra piazza Castello.
Davvero oniriche, per finire questa mia personale carrellata, le lampade (che forse sarebbe più corretto definire sculture luminose) di Aristocarta, anch’esse nell’Atelier della carta.
Vi lascio con una foto dell’opera simbolo di questa edizione primaverile di Abilmente, alta 6 metri, con 3.300 diverse tessere appese, a rappresentare sia le interazioni tra la moltitudine di persone che hanno partecipato alla manifestazione, sia la creatività e la qualità del grande lavoro svolto in fiera.
E se vi capita di andare alla prossima fiera, non dimenticatevi di tenervi qualche ora per Vicenza – riconosciuta come Sito Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’UNESCO per la sua unicità legata in particolare all’opera dell’architetto Andrea Palladio – e per il suo Teatro Olimpico (le prospettive linee raffiguranti le vie di Tebe dello Scamozzi sono davvero sorprendenti!).
Bellissimo reportage! Grazie da chi, come me, non è riuscito ad andarci… ora vado a sbirciare con calma nei link degli artisti contemplati!
A presto,
Lisa
La lista delle cose di cui avrei voluto raccontarvi era infinita, ma ho dovuto fare una scelta :C
Il tuo post-giretto-per-la-fiera è bellissimo, ma immagino che dal vivo (con te, Gaia e tante altre…) lo sarebbe stato ancora di più :)
Hai proprio ragione Ilaria, infatti il vero valore aggiunto in queste occasioni sono le persone. Dai che prima o poi riusciremo ad incontrarci anche noi…
Ciao cara!!c’ero anche io come ogni anno a visitare questa fantastica fiera, putroppo non sono riuscita a visitare proprio tutto tutto, quindi grazie al tuo report vedo quello che mi ero persa! :)
Praticamente è come esserci stata :D
Bellissimo come mi avevi detto quel vestito!
Grazie per questo viaggio virtuale……… mi sembrava che tu fossi accanto a me che raccontavi ^______________^
Lieta
Io sono giusto reduce oggi da Creattiva :))) E’ sempre molto bello gironzolare in questi posti che per noi crafter corrispondono al paese dei balocchi. Si respirano idee, colori e voglia di tornare subito a casa, per mettersi subito a creare :))) Bacioni, brava!
[…] scorso (qui e qui) una cosa l’ho imparata: Abilmente non è solo una fiera di settore, ma è soprattutto un […]
[…] dai gioielli in carta pesta di Alessandra Fabre Repetto, uno dei miei coup de foudre dello scorso anno: dalle collane ai fermagli per i capelli, dalle spille agli orecchini, a prendere vita tra le sue […]