Da martedì scorso grappoli di luce azzurrata incoronano la nostra pausa pranzo, ricordandoci che a Natale mancano solo più mille voli di altalene. Noi solleviamo gli sguardi, un po’ distratte, ma se qualcuna fra noi scuote il capo indifferente, io scodinzolo in un angolo e trattengo piano il fiato: come un bambino le segno con un dito, incantata da quel chiarore ritrovato.
Fatto l’albero, sapró dove andare a riposare. Nel silenzio della casa addormentata, le zampe aggrovigliate nello scaldotto tricottato, mi godró quell’attimo incantato, immaginando che la sua luce si stacchi e voli in alto. Compagna non di una sola stella, ma di molte. Intanto progetto il grande gioco dell’addobbo, sgranando nei pensieri ghirlande su ghirlande e lucine a sciami. Così mi è tornato in mente l’albero addobbato con i popcorn, così ho ripensato alle cialde di riso usate qualche anno fa come palline. Per appenderle basta munirsi di quei gancetti di plastica verdi per le palline che vendono in cartoleria: l’effetto è assicurato.