Lo so. Ho promesso un’ultima puntata sulle tecniche meno presenti sul web viste al Salone della creatività di Parigi: devo smentirmi peró, in un certo senso.
Ho cominciato a scrivere il post, ma strada facendo mi sono resa conto che, forse, vedere le foto di strumenti e utensili non era poi un granchè.
Perchè – mi sono detta – non sfruttare la promessa fatta per provare ad usarli e farvi così partecipi dei miei primi esperimenti?
Siate clementi peró, non guardate tutto troppo da vicino: navigo a vista e senza una guida, spinta dalla sola curiosità.
Dello spirografo, in realtà vi avevo già detto qui. Il mio primo esperimento ha scelto come supporto il sacchetto grigio che avrebbe contenuto il regalo per il compleanno di Gabi. Per questo ho scelto di non sfruttare le bellissime policromie con cui di solito si gioca, ma di optare per un più elegante e monocromatico bianco.
Per coprire la scritta Michi (solo su un lato, eh eh, perchè il suo gatto si chiama proprio così e il sacchetto non è stato scelto a caso) ho utilizzato un altro acquisto parigino. Ne avevo già sentito parlare, ma non avendolo mai nè trovato nè visto usare nei negozi di hobbistica che frequento, mi ha molto colpita: sto parlando dell’archetto a caldo per polistirolo/polistirene.
Non è un materiale eco-friendly? È vero, come è vero peró che purtroppo è presente in molti imballaggi. Finchè non faremo come la California che ne ha vietato l’uso con una legge, poterlo riciclare ha dunque – dal mio punto di vista – un suo perchè.
Il piccolo traforo funziona con una pila da 4 volt e sfrutta il calore così generato per scaldare un filo che permette tagli molto precisi e veloci. Avere la mano ferma sembra essere requisito fondamentale, ma pian piano migliorerò!
Non avevo mai lavorato con questo materiale, e la cosa che devo dire mi ha stupita di più è stata la facilità con cui si puó incidere, imprimere e segnare: in questo primo esperimento questa sua caratteristica è stata un problema, ma penso che in un prossimo progetto, potrebbe aprire interessanti possibilità.
Il bigliettino è invece un collage realizzato tagliando e assemblando riviste: ogni volta che faccio un viaggio ne compro una ripromettendomi di utilizzarla soprattutto per esercitarmi un po’ nella lingua straniera, poi, inevitabilmente, finisce così… ops!
L’amica Gabi ha aspettato tanto… ma lei e Michi sembrano aver davvero apprezzato! Chissà se insieme ci verrà qualche altra idea!
P.S.: E voi, come usate il polistirolo? Per Natale ho provato a riciclare le vaschette dei tomini realizzando dei segnaposto ad alberello (trovate il mio tutorial qui se non l’avete ancora visto) e guardando in rete ho trovato altri interessanti idee come questa. Se volete segnalare dei vostri progetti fatelo pure qui sotto!
P.S.: E’ venerdì! Se siete alla ricerca di un’idea per il cenone di Capodanno date un’occhiata al mio nuovo tutorial per i Lavoretti Insieme su LaStampa.it. Con una scintilla da aggiungere alle altre: un grazie alla Redazione del Canale Mamme per avermi regalato l’avventura di altri sei mesi insieme!!!!
Mi ci fai pensare… scansiamo il polistirolo alla fonte, cioè quando facciamo la spesa lo evitiamo come la peste. Frutta e verdura senza confezione, detersivi alla spina, sapone fatto in casa. Ma la strada è ancora luuuuunghissima, per esempio (accidenti a me) non sono ancora riuscita a rinunciare completamente alla pellicola e alla carta da forno :( e poi, e poi, consumo troppa carta igienica :(( e anche trooooppa acqua calda quando faccio la doccia :((( ufff!! Bello questo post… altri acquisti? ;)
Hai proprio ragione, sai? Proprio per evitare il più possibile gli imballaggi (e la sovraesposizione dell’ipermercato) noi facciamo quasi sempre la spesa al mercato, con il borsone di paglia. Il polistirolo però riesce a entrare in casa comunque. Con gli imballaggi dei giochi dei bambini poi… Ricicliamo ricicliamo ricicliamo…
…non posso fare altro che dirti ancora GRAZIE AMICA!!!
[…] ribattezzato), si imbatta in un archetto a caldo, per lei uno strumento mai visto, e che decida di provare ad usarlo per capire le sue […]