In un paese in cui la catenella fatta con l’uncinetto si chiama la maille en l’aire (il punto nell’aria), immaginate cosa possa essere le Salon de loisir creatif – Il salone del piacere creativo.
Nel ripensarci la prima cosa che mi viene in mente è il mondo tutto al femminile che abbiamo incontrato, la sua onda di voci sovrapposte, intente a condividere scoperte.
Rivedo il nostro brulicare come formichine, con la Santa Pazienza e tanta determinazione, in cerca tutte di un guizzo, un colore, un umore.
Dapprima solo uno sciabordio di sacchettini appesi al braccio, poi uno scontrarsi nelle strettoie delle più capienti borse da ipermercato, tirate fuori strategicamente dalle borsette: a spuntare qualche gomitolo, dei rotoli di carte particolari, fogli di polistirolo e vernici. Su tutte, un sorriso nuovo.
Qua e là una pausa, un tè per riprendere fiato, insieme al timore di non riuscire a vedere tutto prima di sera.
Sebbene avessi la testa persa tra mille girandole, non avrei voluto scendere dalla giostra appena trovata e sarà anche vero che negli ultimi anni il salone ha perso terreno, superato da quello di Francoforte, ma rispetto a Manualmente (l’unico altro salone a cui sono andata, chiedo venia) la differenza è evidente, e non solo nel numero di espositori e di laboratori.
A colpire è la varietà delle tecniche rappresentate: tantissima broderie è vero, ma anche scrapbooking, vinile, trucchi e tatoo, stoffine da far girare la testa, vinile, pergamano, tricottage creativo, cartonnage, cake design, origami, kirigami, fimo, bigiotteria, crochet, creazione di profumi, pittura su vetro con la pate a depolir, resinart, mosaico, stucchi, home deco, pittura, restauro mobili shabby e chi più ne ha più ne metta.
E io, adesso, da che parte comincio? Dal chiedervi di non aspettarvi un racconto esaustivo del salone: avevo occhi strabuzzanti e poco senso dell’orientamento.
In attesa di riordinarmi le idee, inizio allora dalla collana che indosso in questo momento, unica concessione alla mia vanità: un piccolo origami di Hélène H Mouti, pronto a volar via, gemello degli uccelli che hanno sedotto Lungopiede.
Devo dire che tra tutti coloro che hanno presentato al Salone origami e gioielli realizzati a partire da loro, quelli di Origami Gems – così si chiama il suo Little Market parigino – sicuramente sapevano distinguersi per le davvero minuscole dimensioni, per il gusto con cui erano stati montati e abbinati ad altri materiali e per l’attenzione nell’allestimento dell’esposizione. Carina anche la confezione: una semplice scatoletta in carta riciclata con delle belle illustrazioni.
Nel salutarvi vi segnalo che c’erano anche interessanti dimostrazioni di kirigami – a cui non siamo riuscite ad assistere per mancanza di tempo – e vi consiglio di consultare il catalogo del Salone: una ricca miniera di indirizzi, siti e riferimenti divisi per passione creativa. Alla prossima puntata!
(Galleries Shared with Admarket’s flickrSLiDR – Album di Création)
Ora faccio clic su tutte le foto del post, e mi faccio venire lo sberluccichio agli occhi! Felicissima che ti sia piaciuto, e dall’ingressoi del Salòn mi sembra che abbia cambiato location un’altra volta. Paris is always a good idea ;-) !!!
Grazie Elenita per tutti i tuoi preziosi consigli… Presto ti racconterò…
Che meraviglia, ma cosa sei riuscita a portarti a casa? Io devo stare molto lontana da questi posti se no perdo la testa e svuoto il portafoglio.
ho scrutato le foto una per una, tutte le sfumature, i dettagli, le idee… dopo questa immersione è terribile doversi guadagnare da vivere facendo altro… :) ci racconti ancora? Qualche altra foto???
@ Kemate e Nina: eravate tutte con noi nel taschino, davvero! C’era effettivamente da perdere la testa e credo sia davvero successo, per questo il mio racconto sarà un po’ sconclusionato. Vi chiedo solo un po’ di pazienza: tra il lavoro, la casa, Cavaho e la mia piccola Anna il tempo che mi rimane è davvero residuale. Farò il possibile però… A presto!
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