Costruire capanne è un’avventura formato famiglia: se mai avessi avuto qualche dubbio, sarebbe stato fugato da mia figlia e dai suoi 4 anni e mezzo.
Dopo più di un weekend passato a trapanare, avvitare, pitturare e segare – perlopiù insieme a lei, a Papà Cavaho, a nonno McGiver e a Supernonna – per veder piano piano spuntare la tanto attesa capAnna, l’ho sentita raccontare ad un amico: “Sai che una volta io Mimì e Mumù abbiamo costruito una capanna e io usavo il trapano e la nonna preparava la panizza da mangiare insieme e Mumù dipingeva lo scaffale. Poi Minù prendeva le misure e…”
Forse è proprio quello, ho pensato, l’ingrediente segreto: a partire dal progetto condiviso con le amichette di nostra figlia, fino all’effettiva realizzazione, ognuno ha dato alla capanna il suo contributo, non ultima la colonna sonora dei due organetti diatonici di Enzo e Simonetta, che hanno saputo approfittare dei momenti in cui gli utensili rotativi non erano in funzione per scaldare gli entusiasmi di tutti con canzoni della tradizione o alla Valse d’Amelie.
Mangiare tutti insieme tra un round e l’altro è stata la seconda arma segreta: è intorno al tavolo che le energie di tutti riprendono fiato, mentre le nuove idee crescono e si contagiano.
Un po’ più difficile è rimettersi al lavoro dopo tante prelibatezze, ma in qualche modo ce l’abbiamo fatta. Prima di condividere con voi i diversi passaggi tecnici relativi alla sua costruzione della capAnna mi sono presa lo spazio di questo post per godermi la realizzazione del progetto e per rendere merito al lavoro di tutti, e al contributo di chi passando di qua ha lasciato anche solo un consiglio, ma soprattutto all’ideatrice, la piccola Anna.
Sarà che a forza di sentir parlare papà e mamma di fresature e levigature certe strane malattie te le prendi davvero, ma non posso dimenticare come sia stata lei, una mattina a colazione, dall’alto dei suoi 4 anni e mezzo, a proporre la cosa quasi sospirando un “Mamma avrei proprio voglia di costruire qualcosa insieme con il legno! Una capanna…”
Io e Superpapone, l’unico davvero con i piedi per terra in tutta questa situazione (io non avrei mai pensato di calcolare con anticipo l’ingombro del legno da acquistare per capire se sarebbe stato in macchina o no, e probabilmente mi sarei trovata a dover sistemare tutte queste perline sul sedile di una moto, hihihi)…
ci prendiamo un angolino per ringraziare anche il DSM20 della Dremel, non solo perchè senza il suo superdiscorotante (eh eh sembra un’arma segreta di Mazinga) non so come avremmo potuto fare, ma anche perchè avere a disposizione un tale utensile ha sollecitato la realizzazione di un progetto che nel desiderio coltivavamo da tempo.
La vita fa molti giri (come diceva mia nonna) e certe cose non le avresti mai dette. Vi anticipo che molti arredi e alcuni particolari della capAnna sono frutto di operazioni di riciclo, e alcuni di questi (come il lavandino funzionante e l’oblò) sono davvero degni di essere condivisi a parte, in post dedicati.
La promessa è quella di un tutorial passo passo per chi fosse come noi, tanto bislacco, da scegliere questa come prossima avventura formato famiglia. State connessi!!!
Il sogno di ogni bambina è di avere una mini-casa tutta per sè…e guarda la tua che popò di casetta c’ha per le mani: fortunatissima! Bravissimi tutti, ciaooo°*°
Signora Anna prepara la casetta perche’ nel week end ti faranno visite due tue vecchie amiche
però!!!! io ero rimasto al tee-pee!!
se la vede Simone muore di gelosia… :-)
WOW! E’ una meraviglia, la doro!
Di solito rispondo ai commenti in privato, seguendo le tracce lasciate, ma oggi mi intrufolo qui per ringraziare tutte voi, e quelli che ci hanno cercato con sms-telefonate-mail, e quelli che per un attimo passando di qua ci hanno anche solo pensato. La nostra casetta, con tutta questa luce intorno, ci sembra adesso ancora più bella!
Oddio, ma siete bravissimi! Posso affittarvi in blocco per un weekend?
Mangiamo troppo! Non ti conviene… Hihihi
Si trasforma in una capAnna,con circuiti di mille amici e chiodi……….
tra le stelle taglia e e vaaaaaaaaaaaaaaaaaa………
Paola…una poesia :)))))))))))
Mangiamo libri di cibernetica e insalate di matematica… Ah no, non posso, il mio DNA non contempla la matematica!!!
me l’ero persaaaa… siete una forza della natura, una vera casetta da principessa!
ps. non mi sono certo dimenticata, è che in questi giorni sono praticamente fuori casa per lavoro, porta pazienza ;)
Una principessa del faidate! Avessi visto quanto si dava da fare…
Ohhh che meraviglia. I tuoi lavori sono sempre un incanto ma questa casetta è il sono di ogni bambino..e anche delle mamme va:-)
Bella bella bella
Non è un caso che a progettarla insieme a noi siano state anche mia figlia e le sue amichette, che ne dici? E’ davvero a misura di bambino…
[…] Nella notte sopraggiunta, per tutti, la consapevolezza di una grande verità: costruire capanne è davvero un’avventura formato famiglia! […]
Un sogno, davvero un sogno!
L’anno prossimo inizio i lavori anche io!
[…] di cacciaviti e seghetti con l’aiuto di mamma e papà. E Superpapone ed io coinvolti in nuovi progetti creativi comuni, che cosa proprio da poco non è, vista la sempre troppo veloce corsa dei […]
Mi sa tanto che mi avete contagiata…. Ma io potrò solo cercare di recuperare tutto il legno in avanzo dalla ricostruzione della casa dei vicini….vi farò 1000 domande… Pazientate…
Ma che bello!!!!! Non ti far problemi a chiedere, noi siamo qui!!!
Non riesco ad aprire i link dello step by step… mi daresti le misure della casetta? Cosi mi regolo di quante cose posso metterci dentro… grazie
Accidenti, appena raggiungo un pc controllo. Comunque il passo passo lo trovi qui: http://www.oltreverso.it/home/tutorialhandmade/tutorial-dremel-handmade-craft-ideas/la-casetta-faidate-in-giardino-per-i-bambini/
Passata la Pasqua c’è una nuova puntata del tutorial!!!