Costruire una capanna o una casetta in giardino per i bambini: da dove cominciare? Bhe, dalla decisione impulsiva di farne una tutti insieme, approfittando dei weekend estivi trascorsi in montagna dai nonni, alla realizzazione effettiva della capAnna sono passati circa due mesi, ma molta acqua sotto i ponti. Riuscite a immaginarvelo?
Presi di contropiede all’alba di una domenica mattina in cui rantolavamo ancora molto assonnati intorno al tavolo della colazione, ormai rassegnati alle levatacce della nanetta, io e Superpapone avremmo forse potuto dribblare la nostra promessa con astuti mezzucci, ma a volte la vita ha più fantasia di noi.
Io mi sono lasciata sedurre dalle board di Pinterest (quelli che trovate qui sotto sono stati dei piccoli coup de foudre) e ne sono uscita con due convinzioni.
Le casette da giardino per bambino che avevo visto in giro o non mi convincevano completamente perchè troppo poco ariose e aperte verso l’esterno per i miei gusti, o erano semplicemente perfette ma non adatte allo spazio che avevamo a disposizione e al clima montano. In quel momento l’unica soluzione ci è sembrata provare a costruircela da soli.
Da dove partire, allora, oltre che dal basso della nostra esperienza? Da nostra figlia, ovvio, che ci ha chiesto fosse “color papavero, color lavanda e color violetta, mamma!” e che avesse un camino come quella dei tre porcellini (ops, in questo alla fine non l’abbiamo accontentata, ma non è mai troppo tardi). Dalla mia passata vita lavorativa con i bambini, che infinte cose mi ha insegnato sul loro modo di giocare. Dalla recente passione per il legno maturata dal nostro Superpapone, che sta a poco a poco contagiando tutta la famiglia.
All’urlo di “Ma dai cosa ci vuole, prendiamo dei fogli di OSB (avete presente quei pannelli supereconomici di scaglie incollate insieme che usano nei fai-da-te per costruire gli espositori?), e vedrai che qualcosa esce!” abbiamo cominciato a fare due conti rispetto ai prezzi dei fornitori di Torino e cintura, finchè, invece, abbiamo optato per delle perline di abete grezzo di seconda scelta.
Il primo consiglio che ci sentiamo di dare a chi volesse imbarcarsi in un’analoga avventura riguarda proprio la scelta del materiale: il prezzo al mq dell’OSB è più basso ma le misure dei fogli a cui è venduto e i tagli di cui avevamo bisogno ci avrebbero fatto spendere più del doppio e sprecare molti sfridi. Conviene sempre, quindi, provare a farsi due conti prima dell’acquisto…
La seconda riflessione riguarda il coinvolgimento non solo dei nanetti (che poi è lo scopo vero di tutto il progetto), ma anche di qualcuno disposto a badare a loro quando si saranno stufati, e a cucinare al nostro posto (una Supernonna è un esemplare perfetto da arruolare!).
Noi vi abbiamo lavorato essenzialmente in tre (NonnoMacGiver, Superpapone ed io) e direi che è un numero perfetto, tranne che nel momento in cui si deve mettere più o meno in bolla lo scheletro della capanna: gli angoli sono quattro e i pali non sono ancora fissati… la visita di qualche amico non puó che far piacere, voi che ne dite?
Per quel che riguarda il posto scelto per la costruzione della capanna conviene di certo tenere in considerazione il fattore ombra. Quel che intendo dire è di non affidarsi in questo senso alla presenza di un tetto e al fatto che la casetta è aperta in parte su tutti i lati: quando il sole batte lì sotto puó fare davvero caldo! In senso inverso, dovete prevedere di dare su tutto una mano di flatting per i ponti delle barche, e di proteggere il tetto dalla neve.
Per il resto (questa foto non l’ho scelta a caso, hihihi, sembra che stia facendo tutto io, hihihi anche se, giuro, il braccio peloso non è il mio!) ecco la nostra…
LISTA DELLA SPESA
Materiali utilizzati:
- Fondamenta (travi di legno di recupero)
- Griglia pavimento (2 listelli abete grezzo 3m 25x50mm + 2 listelli abete grezzo 2m 25x100mm che abbiamo tagliato a metà al fine di ricavare i 4 listelli abete grezzo 2m 25x50mm che ci servivano)
- Perline (Listone abete grezzo 2000×120 spess 20 mm, 20 confezioni da mq 1,2)
- Travi di sostegno (2 listoni abete grezzo 3m 80x80mm fatti tagliare a metà al faidate)
- Struttura tetto (7 listelli abete 2m 20x95mm)
- Coprifilo (listelli abete piallato 2m 10x20mm)
- 4 Piastre di giunzione pieg. 85x85x65 mm in acciaio
- Viti bronzate 3×25 – 3,5×35 – 5×50
- Tegole bituminose 2 confezioni + collante apposito + chiodi appositi
- Prato viola e cornici tetto (un foglio di multistrato di prima qualità)
Finiture:
- Catramina
- Smalto rosso e viola all’acqua
- Impregnante larice
- Flatting a base d’acqua per il ponte delle navi
Materiali di riciclo (chi indovina come li abbiamo usati?):
- Oblò di una lavatrice
- Porta-cd
- Insalatiera
- 1m di Tubo di gomma per innaffiare
- Coperchio cassetta del vino
- Calamite hard-disk
- Dischi hard-disk
- Cd
- Interruttore
- Campanella
- Reggimensola in ferro
- Staffe a scomparsa del fasciatoio di Anna
- Un vecchio tavolino da salotto composto da due plance e da due mezzelune in truciolare che al mare stavano buttando
- Tenda di vimini
- Tendina a quadretti rossi dell cucina di mia zia
- pentolini vari del Ristorante da Anna e Mumù
- Dsm20 Dremel + 2 profilati di alluminio (uno da un metro, uno da due metri) come guide sul lungo + morse o pinze + ritagli di legno per fissarle
- Moto-saw Dremel
- Dremel 4000
- Fresatrice Verticale Bosh
- Levigatrice
- Avvitatore
- Trapano
- Squadra grande, squadretta
Se siete arrivati a leggere la fine di questo post e avete ancora voglia di provarci anche voi, seguite con attenzione le puntate di questo tutorial passo passo (che saranno raggiungibili a partire da qui), lasciate sedimentare e vedrete: alla fine ad emergere sará un’idea di capanna perfetta per voi, per vostro figlio e per il posto in cui la costruirete.
Dai, dai, dai, che sento già un profumino…
Ciao!
Ma è splendida!
Complimenti per il progetto e la sua riuscita.
Sarete orgogliosi?!!
Un abbraccio.
ciao ciao
Ciao.
Di niente, i complimenti te li sei meritati tutti!
Grazie anche per i tuoi!
Ho l’opzione disabilitata? accidenti!
Dopo controllo e vedo se posso fare qualcosa.
Grazie per avermelo detto.
Ciao ciao
Paoletta mi sembra il progetto che abbiamo fatto per la tettoia in cortile: due pali, un po’ di canne… che ci vuole? Due mesi di lavoro e un sacco di soldi! Però, come per la vostra casetta, la soddisfazione adesso è tanta ;) comunque non sempre a far da sè si risparmia mumble mumble
Hai proprio ragione, a far da sè non si risparmia. Quando eravamo studenti universitari avevamo copiato una panchina dell’Ikea per regalarla ad un amico pensando di risparmiare: poveri illusi!!!! La lezione l’ho imparata allora. A far da sè però c’è la soddisfazione di avere le cose proprio come le avresti volute, e di averle fatte con le tue mani. Tu ne sai qualcosa, con le meraviglie che fai… giusto?
altro che casetta per bambini, mi sembra una signora casa! e l’oblò è geniale!!
Anch’io adoro quell’oblò, e non ti dico i bambini. Ma prima o poi vi racconterò la sua storia!!!! Hihihi.
Stupenda questa casetta! Il sogno delle mie figlie! Per ora dovranno accontentarsi di casette di cartone e di lenzuola, se poi vinciamo al lotto se ne riparlerà ;-)
Hai ragione, non costa poco, perchè alla fine il legno te lo devi comprare e la vernice anche, ma costa meno di quel che si immagina. Proverò a mettere insieme scontrini vari, spero solo di riuscire a recuperarli da qualche parte… sono disordinella… hihihi
[…] che bastino un po’ di buon senso, della catramina e un po’ di spesa al fai-date, pali di recupero e un po’ di manualità per far sì che la capAnna non frani rovinosamente […]