Come cominciare senza ripetermi? Belle le amiche. Soprattutto quando ti chiedono di realizzare qualcosa per il loro compleanno con le tue manine sante. Questa volta però non sono a caccia di ispirazione… Pico della Mirandola (lei mi odierà, lo so, per questo soprannome, ma per me la sua incredibile memoria ha davvero del prodigioso) mi ha assegnato un compito ben preciso: ricavare una borsa da questa magliettona XXXL dei Bad Religion. Do what i want, è proprio il caso di parafrasare…
Operazione non facile, devo dire, viste le dimensioni della maglietta in oggetto e la maglina molto leggera, quindi facilmente incline ad arricciature e tendente alla trasparenza. Lo smarrimento iniziale è stato superato grazie a un buon ago da maglina per la macchina da cucire (tra motociclisti si dice che non esistono bello o cattivo tempo, ma buona o cattiva attrezzatura), alla precedente (e devo dire ottima) esperienza con la colla per tessuti della Gutermann e alla consulenza di due supernonne con mantellino. Boa di salvataggio è stata, come sempre più spesso accade, la mia piccola Anna: nel cestone degli affari dell’Ikea ha scovato una scocca rossa di Henriksdal, la sedia Ikea ‘dal confort ottimale’, che è stato davvero divertente riutilizzare.
Lavati e stirati entrambi i tessuti e decisa la forma da dare alla borsa (affinchè la curva sia speculare per la destra e la sinistra vi potete aiutare con un cartamodello) la maglietta è stata incollata sul tessuto rosso della scocca. Per questa operazione è preferibile essere in due, soprattutto per superfici così ampie, in modo da evitare spiacevoli grinze e… se pensate di cucire una tasca fatelo prima dell’incollaggio!
Cuciti i due fronti della borsa tra loro, tagliato il tessuto in esubero e rinforzato tutto il bordo con del sopraggitto per evitare che la scocca sfrangiasse, io e la futura padrona della borsa abbiamo ipotizzato diverse soluzioni per personalizzare le maniglie. Alla fine abbiamo scelto la camera d’aria: quella di una bici da corsa per le maniglie, quella di una mountain-bike per il bordo.
E questo è il punkettoso risultato finale…
Con la schiena della maglietta ho poi cucito la confezione regalo, e con il cordone del velcro della scocca il fiocco e il bigliettino di buon compleanno.
Sperando di trovare per la prossima esperienza un calzolaio con la mano più morbida, capace di cucire le camere d’aria senza triturarle, vi lascio con questo vecchissimo filmato dei Bad Religion e con le parole di nonna Risottina: “Ch na capp d mònech nan bacèrn nu scazzett cu pép” alias “Dal vestito di un monaco hai fatto lo zuccotto di un papa”. Un monito a chi, come me, taglierebbe sembre prima di cucire…
AMO i Bad Religion!!!!!! La tua borsa è assolutamente geniale! Doppiamente strepitosa! Cathy
[…] avevo già sperimentato l’utilizzo con i manici della borsa realizzata per il mio personalissimo Pico (della Mirandola o De Paperis, scegliete voi hihihi), […]