Credo nell’errore, nella sua potenza creativa unica, nella sua capacità di generare soluzioni e innovazione. Sguazzo nelle discrepanze, nelle varianti impreviste, nelle mutazioni e da loro mi lascio guidare, cercando di trarne una guida creativa, un insegnamento. Così, dopo aver combattuto fino alle due di notte con la balzana idea di un puzzle da realizzare in maniera casalinga sfruttando la base bianca di Tiger e una fotografia che avevo fatto stampare su carta adesiva, mi sono arresa all’evidenza dei fatti: bella l’idea, pessima l’implementazione.
Cosa fare a questo punto, nel bel mezzo della notte, per far sì che la mia piccola Anna non trovasse vuota la prima taschina del calendario dell’avvento? Il fallimento progettuale, l’erratum – shakerato con un bel po’ di disperazione mammesca – ha infine prodotto un giochino semplice, da costruire con mamma e papà, che ha suscitato incredibili entusiasmi (provare per credere). E che, avendo tempo a disposizione e un po’ più di progettualità, potrebbe essere migliorato nella fattura finale.
Occorrente: un cartone, una foto del vostro bambino stampata su carta adesiva due volte (una normalmente, una ribaltata orizzontalmente: se non lo potete fare voi chiedete in copisteria), taglierino, scotch. Non c’e molto altro da raccontare se non che il bello è costruirlo insieme. Solo un consiglio: se nella sagoma ci sono delle parti più fini o sporgenti rinforzatele con dello scotch trasparente prima di attaccare l’adesivo.