Spuntano come funghi queste mamme, me compresa. Tutta colpa del web.
Piano piano, passo dopo passo, diventiamo moda, fenomeno, curiosità da soddisfare – per gli altri – e reale occasione di cambiamento, di ascolto, di confronto – per noi. Scopriamo tanti modi diversi di essere mamma e tante strade possibili per non essere solo una mamma. Oggi – che è la nostra festa – ho due storie in proposito da raccontarvi. Avrete la pazienza di starmi ad ascoltare?
E……. UNO! Vi ricordate che lo scorso settembre ero andata al Social Mom durante la Social Media Week di Torino? Nel raccontarvi l’incontro avevo scritto di mamme tra il pubblico che tenevano in braccio “il proprio bimbo dormiente, quel piccolo filo di bava sulla loro maglietta come una meritata medaglia al valore”. Ho da poco scoperto che quel cucciolo era la piccola Flora e che la sua mamma Cristina sta portando avanti con determinazione il progetto allora esposto: Networkmamas.it, una piattaforma di telelavoro per le neomamme italiane.
Mi ha contattata perchè questo suo progetto che Carlo Petrini di Slow Food ha definito “bellissimo e necessario” sta crescendo, e si propone di farlo ancora, per mettere in rete tutte quelle donne che vogliono/devono fare la mamma mezza giornata, ma desidererebbero rimettere in gioco la propria professionalità. Ho chiesto a Cristina di spiegarci meglio la sua idea, un’iniezione di ottimismo ideale in una giornata come questa.
* So che la tua storia è uguale a quella di molte altre neo-mamme, ma che tu, ad un certo punto, hai deciso di trasformare in un punto di forza quello che lavorativamente parlando sembrava essere stata una debolezza: la nascita di un figlio.
Io nasco web designer. Lavoravo in una multinazionale, ma ho perso il lavoro contestualmente alla scoperta di essere incinta, scoperta aggravata dal clima di crisi economica. Un mix esplosivo. Viola è arrivata nel 2008 ed ero abbastanza convinta che me la sarei goduta un po’ e poi mi sarei rimessa in pista… non è successo. E’ stata la nascita di Flora che mi ha spinto a tirarmi su le maniche, ad inventarmi quello che non c’era: il lavoro.
* Così hai fondato Networkmamas: cos’è oggi, e cosa si propone di diventare?
Oggi è una community di circa 400 persone, un gruppo Liinkedin omonimo e un progetto nel quale crediamo fermamente. Con il supporto e i feedback delle pre-iscritte, vogliamo realizzare un prototipo da proporre agli investitori per poter diventare un sito dove le mamme in gamba effettuino consulenze on-line sulla materia di cui sono esperte. Per coronare il nostro sogno, l’obiettivo è concludere positivamente la campagna di crowdfunding attiva dal 12 maggio al 9 giugno su www.networkmamas.it
* Cosa può fare una mamma in mezza giornata?
In mezza giornata gestita col telelavoro, una mamma può giocare con i lego, colorare e fare puzzle… nell’altra metà… può fare tutte quelle cose che un uomo non riesce a fare nemmeno in un giorno intero :) Vorremmo lasciare che le mamme si gestiscano autonomamamente il proprio tempo, dando loro la possibilità di venderlo online sotto forma di una consulenza. I privati e le aziende quindi potranno comprare una consulenza professionale delle nostre supermamme, prenotando una sessione di 15, 30 o 60 minuti. Nella community abbiamo mamme dai talenti più disparati: commercialisti, tecnici informatici, art director, naturopate… e ne aspettiamo tante altre.
Non so se Cristina saprà concretizzare il suo progetto, ma voglio dare fiducia ad un’idea di partenza così semplice e necessaria, che solo una neo-mamma avrebbe potuto concepire. Voi cosa ne dite? Se siete interessate a saperne di più visitate il suo sito, contattatela: non sta aspettando che voi. Intanto, care mamme, parliamo del prossimo weekend. Avete ancora pazienza?
E……. DUE! Per venerdì 24 e sabato 25 maggio Fattoremamma ha organizzato a Milano l’evento annuale dedicato a tutte le mamme della blogosfera, Mammacheblog. La scorsa edizione l’avevo seguito un po’ solo via streaming, ma quest’anno non me lo voglio perdere. Sarà solo un blablabla? Non credo proprio. A giudicare dal programma, l’intento non è solo quello di rendere meno virtuali le vicine di blog, ma di focalizzarsi sul tema del blogging, per imparare a migliorare le proprie competenze.
Il primo giorno, infatti sarà tutto dedicato ai MOMClass, una serie di workshops (gratuiti, ma ai quali è necessario iscriversi per poter partecipare), tenuti da chi ha esperienza diretta e di successo sui temi che saranno trattati. Il secondo giorno, invece, ci saranno MOMTalk e MOMShocase. Io ci sarò, spero di incontrare qualcuna di voi. Intanto buona festa a tutte, anche alla mia: io vado a scartare il lavoretto di mia figlia, non vedo l’ora di scoprire cosa sarà…