Amo star qui nella luce che cambia, davanti a queste vette inaspettatamente innevate, a scorgere i primi verdi sbocciare…

Passeggiare nel bosco e annusarne l’odore primaverile, di muschio e foglie smosse.

Vedere mia figlia raccogliere rami per inventare storie e impastare intrugli tutti da immaginare, vederla ammutolire al passaggio repentino di due caprioli e zittire mamma e papà per sentire i rumori del bosco: l’acqua nascosta sotto coltri di foglie, la cantilena del cuculo, il battito più veloce del picchio.

Ecco perchè vi propongo – dopo la lente di ingrandimento, il collage con i tesori naturali e il braccialetto di fiori – altri giochi da fare nel bosco con i bambini, sperando che voi ne abbiate altri da suggerire.

In primavera, se non siete in un castagneto, è bello riempirsi le mani di foglie che crocchiano e scrocchiano, tirarle in aria e lasciare che, piano, ti ondeggino addosso.

I rami caduti per le intemperie durante l’inverno, anche senza spago – basta partire da un ramo biforcuto su cui appoggiare gli altri – con l’aiuto di mamma e papà possono diventare un’avventurosa capanna.

E che ne dite di giocare a far scomparire e ricomparire i piedi…

o i cani (ehm ehm…)

o di raccogliere i tesori trovati – un sasso, una pigna, una creatura – in un piccolo cestino o in un fagotto fatto con un fazzoletto?

Con l’aiuto di mamma e papà è la stagione giusta per raccogliere erbette selvatiche da mangiare la sera insieme: bastano anche solo tre o quattro manciate di ortiche (ma solo le punte delle piantine giovani) per una buona frittata. Non ci resta che aspettare, tutti insieme, che questa pioggia finisca…

Se vuoi continuare a curiosare...

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