Ci sono mercatini e mercatini, ma questo lo sapete già, non è vero? Figuriamoci poi, se stiamo parlando di handmade e di artigianato: quante volte siete rimaste deluse, tornando a casa, come bambine a cui avessero appena rotto il giocattolo? Con San Salvarium Emporium invece, è successo qualcosa di molto diverso.

Ho ricevuto telefonate delle amiche che mi intimavano di non perdermelo, perché “c’erano proprio cose che sarebbero piaciute molto a me”, e altre le ho incontrate lì per caso, felici di girare tra i banchi con i propri bambini.

Così, io che mi ero presa qualche ora per cucire flower skulls insieme a Delia e Paola, ho rischiato di arrivare tardi all’appuntamento, impegnata com’ero a guardarmi tutte le meraviglie realizzate a mano e con passione dagli espositori.

Spero che le foto (fatte con l’iphone, chiedo venia, ma non ero preparata a tutto ciò) vi incuriosiscano e che ogni link lasciato nelle didascalie sia per voi un piccolo mondo handmade da scoprire.

Il mercato della creatività emergente nato per dare visibilità ad artigianato, design (abbigliamento, interior, industrial e graphic) ed editoria indipendente nazionale, mi ha definitivamente conquistato il cuore.

Stampe su tela, cactopus, rilegature giapponesi, tappetini in juta riciclando le balle del caffè (Tappeti volanti), portaciucci e vestitini da bambini e donna bellissimi (non ho la foto di Sugo ma andate a snasare), gioielli… non mancava davvero nulla tra quegli stand, e ogni piccola linea di prodotti era originale, e handmade lungo tutta la filiera.

Seguita, cioè, direttamente dall’artigiano, dall’ideazione alla realizzazione, fino alla costruzione di una propria rete di distribuzione e di vendita, possibile grazie al web e alla rete informale e molto spesso locale di punti vendita. Adoro tutto ciò! Grazie San Salvarium Emporium, alla prossima!
P.S.: Se vai sul blog di We Make A Pair trovi una selezione speciale delle cose che hai visto qui!