Ormai ho perso il conto, non so più se questa è una storia che vi ho già raccontato, ma porte e finestre di questa capAnna faidate per i bambini hanno un loro perchè.
Che comincia con il desiderio di una casetta, proprio come quella di Pallina (conoscete il meraviglioso libro di Klaas Verplancke?), che non facesse perdere il contatto con il mondo esterno, ma accogliesse il bosco da una parte e amici e passanti dall’altra.
Che si nutre dei desideri espressi da Anna e dalle sue amiche – da noi coinvolte attivamente nella fase progettuale – di avere una finestra che si aprisse e chiudesse (da qui l’oblò) e il posto per mettere dei fiori (questo lo vedremo nella prossima puntata).
Che risolve a noi adulti un problema tecnico, cioè quello di realizzare una porta abbastanza grande da far passare un adulto capace di durare nel tempo senza scardinarsi per il peso delle perline.
La scelta finale, come vedete, è stata per l’en plein air, per la libertà di accesso di altri bambini anche quando lassù in montagna noi non ci siamo, per la totale immersione nell’ambiente circostante.
Se vi ricordate nella penultima puntata di questa serie di tutorial avevamo realizzato la parete frontale della capanna senza aperture. Ecco come abbiamo ricavato porta e finestre.
Dopo averle disegnate con una matita sul legno abbiamo diviso il lavoro in due parti: la realizzazione della stondatura superiore, è stata possibile grazie alla fresatrice che (sempre per motivi di altezza) ha utilizzato il papà Geppetto. Puntato il centro, è bastato disegnare una mezza circonferenza con il raggio giusto.
Per i bordi laterali mi sono creata una guida con un profilato di alluminio e ho sfruttato la capacità di taglio ad immersione del mio fedele DSM20. Basta allentare la leva di regolazione della profondità in modo che si azzeri, appoggiarsi al pezzo in lavorazione allineandosi alla linea di taglio, accendere (dopo aver atteso che il disco abbia raggiunto la sua massima velocità) e abbassare lentamente l’utensile. Procedere poi lungo il disegno.
Per me era il primo taglio in verticale ed ero anche un po’ tesa perchè sapevo che, se avessi commesso errori, avremmo dovuto rifare da capo un bel pezzo, ma la lavorazione è stata molto semplice. Più tagliavo, più prendevo confidenza con la posizione.
Lo stesso abbiamo fatto per la porta, con il nonno che ha aiutato la fresatrice a mantenere il suo centro, a causa del raggio più ampio della stondatura.
Ed ecco il risultato finale. Tra qualche pennellata di impregnante qui e qualche anticipazione là, vi diamo appuntamento per la prossima puntata. (Tutte le altre puntate del tutorial le trovate a partire dalla pagina indice sul mio sito).
P.S.: Oggi è venerdì. Trovate il mio nuovo tutorial per I Lavoretti Insieme su LaStampa.it. Questa volta impariamo un altro modo di riciclare le carte adesive che avanzano quando i vostri figli in 33 secondi netti hanno finito di attaccare tutti gli sticker. Che tanto al mare ve ne scapperà qualcuno… A presto!
Quando vedo questa casetta vorrei essere Anna!! Sei bravissima Paola!!!!
Grazie Rita ma è un lavoro di squadra! Comunque ti capisco, anche io ci gioco volentieri lì dentro…