Vorrei che questo blog avesse un profumo. Quello che immaginate voi, ad ogni post letto. Così penso, quando pubblico fotografie in cui sto tagliando il legno, giocando con mia figlia con le spezie non più buone per cucinare, pestando le foglie del sottobosco. Oggi è uno di quei giorni, perchè vorrei che sentiste la fragranza intensa di queste rose.
Alla nonna è bastato distrarsi un attimo, e i pochi petali sfioriti che aveva dato il permesso di trafugare si sono trasformati in una cavagna (qui il cesto si chiama così) degna di una sposa, in cui era davvero impossibile non infilare le dita.
Nella capAnna era tutto un tramestio: si sminuzzavano manciate di petali e si imbottigliavano con l’acqua di fonte per distillare bottigliette di profumatissima acqua di rose, ma perchè non approfittare del maltolto per fare insieme un gioco nuovo?
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Acqua di rose, la usava mia nonna!
Chissà magari se tornano il bel tempo e le rose sul mio terrazzo provo anch’io!
Anche a me fa sempre venire in mente mia nonna, veniva da me, mi chiedeva se ‘sapeva di vecchio’ e ne usava flaconi su flaconi. Chissà se lo farò anche io…
Quando si tratta di rose…eccomi *__________*
lupus in fabula…