Sono tempi in cui gli orizzonti sono anche difficili da immaginare, in cui tenerci strette le nostre vocazioni e i nostri desideri, vuol dire nutrirli con una dose supplementare di fiducia quotidiana. Credo che molto possa fare, in questo senso, il racconto di storie reali capaci di restituirci energia, da conservare come veri e propri talismani. Come fare? Da che parte cominciare? Io, per restare nei binari dell’handmade, sempre più spesso trovo la mia fiaba della buonanotte nelle storie raccontate da Vendetta Uncinetta, con una foto di #thankgoditscraftday su Instagram o con post come questo sul suo blog dedicato a nuovo artigianato e creatività indipendente. Poi, le amiche lo sanno, parlare con lei è davvero rigenerante.
E se state pensando che questa sia una captatio benevolentiae per far vendere di più il suo libro (questo non è un post sponsorizzato), sappiate che siete davvero fuori strada: è il mio modo per cominciare a raccontarvi che nella sua passione e determinazione, così come nelle sue competenze, l’handmade ha trovato davvero la madrina ideale.
Chi la conosce sa che è la prima portavoce dell’handmade revolution e che lavora ogni giorno sia per mettere in rete le persone che la vivono, sia per migliorarne la qualità. Non è un caso, allora, che il suo primo libro “Rinnova il tuo guardaroba!” – all’urlo di #handmadeperimbranati – abbia segnato un cambiamento nella manualistica di settore, facendosi portavoce di una trasformazione in atto, di quel ricambio generazionale che sta portando alla creazione di un vero e proprio settore di riferimento.
E’ con questo sguardo che va accolto anche il suo secondo libro Il manuale dell’uncinetto, che raccoglie 20 progetti coloratissimi e per principianti, accompagnati dalle splendide illustrazioni di Ilaria Faccioli (quella della donnina sdraiata sul letto-gomitolo è la mia preferita) e da una parte introduttiva dedicata alle basi della tecnica.
Tra gli accessori Just for me c’è anche il tutorial per realizzare una birdie bag, cui non ho saputo resistere. Qui la vedete realizzata da me in due versioni differenti. Per quella verde acqua ho utilizzato un uncinetto 2.5 e dell’acrilico adatto, personalizzandolo poi con un bottone vintage rubato alla collezione di Nonna Rosetta, con un nastrino e due zampette, che altro non sono che due perline di legno e due semini.
Come spero si capisca dalle foto, è molto piccola, pensata per tenere solo la chiavetta del caffè quando ci troviamo alla macchinetta, con solo due mani, senza tasche, e la bustina dello zucchero da aprire e la bevanda bollente da girare.
Adesso vive con una mia amica molto speciale, tanto speciale che tutti gli uccellini della zona vivono ormai nel suo giardino. Poteva mancarle una borsina così?
La seconda birdie bag è un po’ più grande, lavorata con un uncinetto 3.5, sempre lontana da casa, perché è destinata alla mia piccola Anna. Sarà la mia strenna natalizia handmade, rigorosamente su base fucsia come da richiesta (colore che ho scoperto difficile da fotografare, abbiate pietà di me, non ho ancora preso molta confidenza con la mia nuova macchina fotografica).
Qui ad esempio eravamo al Torino Craft Collettive – il collettivo in cui una volta al mese, nella bellissima location di Portmanteau, ci scambiamo idee, tecniche e consigli su tutto l’universo dell’handmade – ma se mi seguite su Facebook avete visto che ho dato ovunque, anche dal parrucchiere.
Lì, ad esempio, stavo finendo di cucire la fodera interna alla birdie bag. Mia figlia ha solo 6 anni, e una borsina all’uncinetto, piena di buchi com’è, non è proprio l’ideale: per evitare scivolamenti e smagliature varie, ho allora deciso di rivestirne l’interno.
Per conservare l’aspetto un po’ pankettoso dell’uccellino ho scelto di riutilizzare un costume da bagno di quando Anna aveva tre anni, scozzese ma con brio. Prima ho scucito i due fiocchetti laterali e ne ho cucito uno sulla coda, poi ho preparato un cartamodello dell’interno con una vecchia rivista, per evitare di tagliare male la stoffa.
Pigra come sono ho sfruttato l’elastico superiore (che così il bordo era già fatto), ma non ho potuto fare a meno di stirare bene la stoffa prima di cominciare a cucire: magari non fatelo come me sul tagliere della cucina, ma non saltate il passaggio, che vi semplificherà di molto l’operazione successiva (mi raccomando, cucite le due metà dritto contro dritto!).
Anche qui gli occhi sono i bottoni vintage della nonna, mentre per la chiusura ho utilizzato uno sfrido di elastico rifinito sulla parte del taglio con un veloce punto festone, realizzato con la stessa lana usata per l’uccellino.
Il cordoncino della tracolla nasce dall’intreccio dei fili di lana dei due gomitoli, con una tecnica che forse prima o poi vi spiegherò, di cui purtroppo non conosco il nome: controindicazioni della trasmissione orale delle competenze!
Le ali non sono tre come nel tutorial di Gaia per le piccole dimensioni in cui ho scelto di realizzare il suo modello, ma se volete una birdie bag tutta per voi, vi basterà seguire alla lettera le sue istruzioni del libro.
Io ve lo dico: tra gli accessori della sezione Home Decor ci sono anche un cuscino a zig zag, tante nuvole pop e un tappetino del buongiorno che mi fanno davvero venir voglia di rimettermi al lavoro. Adoro i progetti a crochet quando sono semplici e rilassanti.
Ecco, lo sapevo, i due uccellini hanno già fatto amicizia! Devo fare attenzione, perché la famiglia potrebbe allargarsi in un attimo…
Libro fantastico, Paola, hai ragione, che ti fa venire voglia di prendere in mano l’uncinetto e di giocare con i colori. Preso! E regalato….
Hai proprio ragione: fa venire voglia di giocare!!!
Mitica Vendetta Uncinetta : il cervello che va a mille e fatico non poco a starle dietro. Ma anche tu….dal parrucchiere con la stagnola…e le mutande in piazza…sei senza vergogna. Non abbiamo problemi nel metterci a nudo. I progetti che hai realizzato sono bellissimi. Forti!
Brava Paola.
Buon fine settimana
Laura
Ah ah ah Mi avevano ripresa di soppiatto mentre cucivo la borsina dal parrucchiere… potevo mica non condividere sintomi così eclatanti della nostra handmade mania! Felice che le borsine ti piacciano :D
…sei un tesoro vero Paola, grazie per le belle parole che ovviamente, da donna di mezza età emotiva quale sono, mi hanno fatto venire la lacrimuccia! :-D
Gaia da donna emotiva di mezza età ti capisco benissimo, perchè nello scriverle é venuta anche a me. Sei davvero una lucciola sul sentiero!
Io ieri mi sono messa a provare a fare le rose, sto facendo un piccolo pensierino in versione ridotta per un paio di amiche, che vedrò dopo Natale così sono ancora in tempo, panf panf, e domani faccio un giro al mercato per vedere se trovo la fettuccia per il tappettino scendi letto e voglio farmi la pochette con le rose durante le vacanze di natale.
E per l’handmade io mi ero un po’ come si dice “menata via”, certo io più che hand made faccio design made, ma voglio tornare a usare anche la mia manualità e tutte voi siete una fonte inesauribile. Un grosso bacio Paola.
Non vedo l’ora di vedere le pochette, non farti distrarre dai panettoni!!! :D