Lo so, lo so, state aspettando la versione adulta del resoconto di Manualmente, il salone della manualità creativa di Torino: ogni promessa è debito, dunque eccolo qua (chi si fosse perso quello under 5 lo trova qui).
Comincio col dire che per il decennale Manualmente si è spostato nel capannone più grande del Lingotto e che ampia era l’offerta di laboratori e workshop. Molto spazio era dedicato alla sugar-art e al cake-design, con tanto di concorso ispirato al mondo dell’arte, ma di questo vi avrà già parlato qualche food-blogger più preparata di me. Io posso solo farvi vedere la mia preferita, quella alla Keith Haring (adoro le opere del pittore e writer statunitense) anche se mi spiace non aver fotografato quella alla Botero, era davvero molto riuscita.

A far da cornice alla zona torte, l’esibizione di lavori di patchwork meravigliosi (che venerdì mattina hanno colpito molto anche la mia piccola Anna, che continuava a tirarmi da una parte all’altra all’urlo di “Mamma guarda!”) interpretato con le raffinate lane biellesi (non a caso a Paris ci hanno confessato di rifornirsi in terra di Menabrea), preziose sete e cotoni. Che bello disegnare con il filo!!!!!!


Tra le novità la presenza della ceramica anche alla portata di bambino grazie all’atelier La bottega dei mestieri di Torino (quasi quasi dopo l’esperienza di poterie andrei a snasare tra i loro corsi), la proposta di giardinaggio e orto biologico up-recycling di cui vi ho già parlato nel post precedente e un materiale che non avevo ancora provato proposto da Kreativika (che ringrazio per avermi permesso di scattare e pubblicare delle foto).
Non è una novità (basta googlare per rendersene conto) ma mi ha colpito per le sue potenzialità perchè Magika Friendly Plastic (questo il suo nome) è un materiale plastico termosensibile, resistente – dichiarano non tossico – che una volta riscaldato diventa flessibile e morbido.
Può essere assemblato e manipolato anche a mani nude o utilizzando dei semplici attrezzi sempre unti con un pochino di olio, appoggiandosi su un tappetino da embossing. Quando si raffredda diventa duro in pochi minuti mantenendo la forma data, e può essere riutilizzato all’infinito semplicemente riscaldandolo. Al salone ci siamo prese il tempo di vedere delle dimostrazioni. Tagliato con le forbici, veniva scaldato con l’acqua del bollitore o con la heat gun (la pistola ad aria calda), ma parlavano anche di forno e di phon per capelli.
I pezzi di vari colori venivano semplicemente accostati, modellati, e successivamente raffreddati in acqua fredda. Un buon risultato lo ottiene se accoppiato alla filigrana creando effetti tridimensionali. Il colore rimane lucido e le impronte (a differenza di quanto accade col fimo) si cancellano facilmente. Insomma, alla fine tre barrette le ho acquistate anch’io, giusto per provare – anche se ultimamente preferisco materiali più naturali – ma, una domanda: voi conoscevate magika? L’avete già sperimentata? Avete postato qualcosa in proposito? Lasciate una traccia qui sotto, che son curiosa…
Tra ricamo, scrapbooking, cartapesta, paste polimeriche, country painting, cuori di maglia, origami, feltro, stamping, tessitura, aguilletage, pittura a olio e découpage, con enorme piacere ho visto far capolino in un angolo anche il pergamano con tanto di dimostratrice. Presenti erano anche la nail art, la calligrafia (grazie a Dal segno alla scrittura, fiore all’occhiello del lettering cittadino) e gli album fatti a mano della mia adorata Tipolitografia dei Mercanti (ma di Emanuela e delle sue rilegature medievali e non, vi avevo già raccontato). Chiudo con un grazie a Carmen Fantasia – che conduce la rubrica Diritto e rovescio su Hobbydonna.it e che recentemente ha edito Fisco Amico – per la consulenza gratuita che ha prestato a noi e a molte altre creative con troppi (o forse troppo pochi?) sogni per la testa.
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Oggi è venerdì. Trovate il mio nuovo tutorial per I Lavoretti Insieme su LaStampa.it/mamme. Cominciamo a parlare di Halloween con qualcosa di adatto a tutte le età… Se siete già a caccia, altre idee le trovate qui.
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P.S.: Io partecipo allo swap Amanite Ammattite organizzato da Tulimami e da Lallabel. Adoro i funghi diy, di qualsiasi materiali essi siano. E voi? Potete iscrivervi fino all’8 ottobre e non dovete per forza avere un blog.
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Quei patchwork che hai fotografato sono fantastici chissà come erano dal vivo, ci sono stata una sola volta a manualmente e poi immancabilmente riesco a perdermelo tutti gli anni.
PS:Mi sono appena iscritta allo swap Amanite Ammattite, grazie del suggerimento.
ciao, sono Carmela di Creativika, grazie per aver messo le foto e il nome del mio negozio, se può interessare, siamo in Via Fieramosca 11 ang. corso Sebastopoli, facciamo corsi di Magika, fommy, fimo, découpage, feltro, bigiotteria…Se ti va vieni a trovarmi.
Carmela
Grazie per la citazione Paola!