A cosa serve San Valentino? A far sperimentare a noi crafter tecniche e idee nuove, nella più o meno affannosa ricerca del sacro graal di ogni febbraio: il cuore perfetto. Vista la curiosità che ha suscitato Magika Friendly Plastic nell’ultimo post, ho deciso di approfittare di questa occasione per fare gli esperimenti che mi avete chiesto. E’ un materiale nuovo anche per me!
Come vedete nelle foto – della cui qualità un po’ mi scuso, ma lavorando la sera è il meglio che son riuscita a fare – il risultato finale è un po’ industrial, soprattutto abbinato al sughero. Ma vediamo come ci sono arrivata e quali altre prove ho fatto.
Come sapete dal post precedente gli stick colorati di Magika sono termosensibili: opportunamente scaldati, cioè, diventano modificabili. Io avevo usato il Versatip della Dremel, la mia amica Gabi una pistola ad aria calda per embossing, ed entrambe ci eravamo trovate benissimo. Mi avete chiesto se lo stesso risultato si poteva ottenere in altri modi e io ho provato per voi. Con il phon si ha alla lunga qualche piccolo risultato, nel senso che bisogna star lì a scaldare parecchio e l’ultimo strato è difficile da raggiungere e tagliare con la formina (sempre bagnata con un po’ di olio mi raccomando!): insomma, non mi ci metterei, ma magari avendo solo quello a disposizione troverei la pazienza necessaria…
Ho provato per voi anche l’acqua calda, ma le mie mani probabilmente non reggono il calore necessario: l’incisione che ho ottenuto però è interessante (anche se ho dimenticato di fotografarla) e utilizzabile a seconda dei progetti. Sappiate però che in fiera la dimostratrice riusciva ad usarla, quindi se vi capita sperimentate!
Il forno non l’ho preso in considerazione perchè renderebbe troppo complicate le fasi successive di manipolazione e di raffreddamento istantaneo in acqua gelata (trovate tutti i passaggi sempre nel primo post).
Ho provato per voi anche ad applicare su Magika, dopo averla scaldata, un altro materiale, o viceversa: sia con il sughero che avete visto in apertura che con il metallo, come in questo caso, il matrimonio è avvenuto senza problemi, hihihi… Non so se nella foto è chiaro, ma il cuore della parte centrale è in rilievo, dunque l’interno è vuoto: anche questo è possibile. Il cuore nero che vedete è il retro, che ho realizzato impastando gli avanzi. Spero di aver risposto così a tutte le vostre domande, in caso contrario chiedete!
Siete ancora qui??? Perchè se avete già cominciato la caccia al lavoretto handmade di San Valentino, potete mettere in lista anche questa mia proposta bislacca, il nuovo tutorial del venerdì per I Lavoretti Insieme su LaStampa/mamme. Cosa ne dite? Tutto cominciò con uno spazzolino… (trovate gli altri 96 tutorial qui divisi per categorie).
Se siete sfinite dalla lettura di questo post chilometrico potete sempre rifocillarvi con una buona tazza di tè e sperimentare la ricetta speciale che potete scaricare qui…
o mettervi al lavoro e preparare un po’ di questi biscotti per San Valentino, da regalare al vostro compagno con una confezione ad hoc.
Se siete appassionate di fimo e paste polimeriche potreste anche solo creare un portafoto come questo, tanto per esercitarvi con la tecnica del trafilatore…
… o giocare con la tecnica del paper dry embossing (su LaStampa.it/mamme), tanto per tenersi in esercizio. Trovate altre idee BELLISSIME sulla mia bacheca di Pinterest dedicata a San Valentino.
E poi di cuori ho veramente fatto il pieno… hihihi! E voi? Quale preferite?
uauuuu. Io non amo particolarmente san valentino, ma ogni scusa è buona per inventare e creare qualche cosa ;-) e la tua bacheca di pinterest?! un pozzo di ispirazioni! grazie!!
http://www.giokaconleo.blogspot.it
Condivido in pieno! Nemmeno io amo San Valentino, ma vi avevo promesso di fare con Magika gli esperimenti che mi avevate chiesto e ne ho approfittato. Il cuore è una forma così elementare che si presta bene. Spero vi siano servite le cose che ho scoperto. Io continuo a preferire altri materiali…
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