Oggi Torino comincia a risuonare della sua eco. Vuoti (ma non deserti come gli scorsi anni, devo dire) i pullman, le strade, gli uffici accanto al mio. Silenziosi gli scivoli e le altalene, serrate le saracinesche, disadorni i reparti frutta e verdura dei supermercati e le edicole. Complice il caldo afoso di queste ore, il ritmo rallenta, la voce quasi rimbomba e ogni pensiero improvvisamente sa di sale. Di costumi appesi ad asciugare, della crema solare rimasta sotto le unghie, della limonata per la mia piccola Anna al fresco nella borraccia.
Tornata a casa dall’ufficio, non resisto. Frugo in fondo alla borsa dei giochi da spiaggia in cerca dei sassolini raccolti qualche settimana fa e subito la stanza si riempie di ricordi salmastri, a salire è quasi il fresco della battigia, il ritmo delle nostre mani si accorda a quello delle onde del mare. “Mamma queto! E queto!” “Mamma un (r)iccio!” Anna è già al lavoro. Non resta che lasciare spazio all’immaginazione!
Poichè nel raccogliere i sassolini ci siamo lasciati ispirare dalla suggestione delle loro forme e dei loro colori naturali abbiamo assemblato i pezzi senza intervenire con del colore.
Non c’è bisogno di lavare ulteriormente le pietre, se state usando quelle raccolte in mare, perchè l’acqua salata l’avrà già fatto per voi. Se avete raccolto i vostri sassi altrove vi consiglio invece di spazzolarli con acqua e sapone di marsiglia (o altro detergente neutro) e di lasciarli asciugare completamente.
Per incollare i pezzi va bene la colla vinilica, ma se il vostro bimbo è troppo piccolo per maneggiarla da solo (come nel mio caso) se userete la colla per la bigiotteria il risultato finale sarà più resistente. Attenti però a non perdere di vista il tubetto.
Non potevo salutarvi senza un altro po’ di mare…
pppprrrr!!!
Attenta Cri che ti mangio la ling… Ops! Grazie per la prova commento però! Grazie grazie! Ho un commento… Ho un commento! Yuk!
carine quelle creazioni specialmente l’umo del bosco ,saluto Emilio sito web dinosauridisasso