Che il fai-da-te, quello rumoroso e rotativo, sia prerogativa soprattutto maschile non è segreto. A noi donne piace – a me per prima – ritagliarci qualche momento di silenzio attivo, dedicato alle attività manuali, magari in compagnia delle amiche, per cicalecciare con qualche galuperia a portata di mano, magari un the o una birretta.
Quel che è vero, però, è che non sempre siamo così docili e tranquille. Anche a noi, quando facciamo progetti un po’ più in grande, piace avere a disposizione gli attrezzi giusti e non ci tiriamo di certo indietro per un po’ di rumore in più. Anche lo stile, però, vuole la sua parte.
Ecco perchè non ho resistito alla tentazione di trasformare la polo che ci è stata data in dotazione all’openlab nel kit di #dremel4home in un grembiule da lavoro, a me più adatto per diverse ragioni, non ultima la grandezza eccessiva della maglietta rispetto alla larghezza delle mie spalle (Ma vi ricordate quello di #natalefaidame con la coda di lupo? E quelle delle altre ragazze? hihihi… ormai ci ho preso gusto).
Questa volta gli utensili non sono quelli della Dremel, ma ago e filo (ho cucito a mano per la pigrizia di tirar fuori la macchina da cucire, che sarebbe invece andata benissimo per l’occasione).
Come ho fatto? Come vedete ho ripiegato su di sè il colletto, e l’ho piegato ancora una volta sulla polo, in modo da ottenere un bordo diritto.
Ho poi stretto le maniche facendo nella parte alta una piega a soffietto. Dall’interno della manica corta della polo, ho fatto partire la manica lunga di una vecchia maglietta e ho cucito il tutto.
La stoffa della polo è molto resistente, morbida sul corpo, un po’ elastica, e rimanendo doppia protegge in maniera efficace. Le maniche si annodano dietro con facilità.
E’ bastato rifinire il bordo superiore con un pezzo di stoffa della stessa maglietta per completare l’opera e sedermi a bere un buon caffè, prima di cominciare a fare sul serio!
Per #dremel4home la mia famiglia ed io stiamo realizzando insieme il nuovo letto ‘da grande’ della nostra Anna: speriamo di riuscirci prima dell’inizio del terzo e ultimo anno di asilo!
Ovviamente siamo già riusciti a trovare per il Multi-max – il sogno di ogni piastrellista – un nuovo destino, ma per saperne di più dovrete aspettare la prossima puntata! Stay tuned!
Fuori dal tunnel del solito grembiule: molto fashion! Anche il lavoro più polveroso e “sporco” richiede un minimo di eleganza. Brava Paola!!!
(usa la macchina da cucire, non morde)
Buon lavoro per il letto “da grande”:verrà una favola.
Laura
Grazie Laura per l’incoraggiamento!
adoro il tuo taglio di capelli e la tua faccia sorridente. Adoro il tuo grembiule super resistente. Curiosità per quelle stelline/cerchietto ;)
Ninaaaaaa il mio taglio di capelli? Sono un disastro… ma sai che in quasi tutte le foto mentre lavoro (chinata quindi) ci son solo capelli? Madre natura me ne ha dati troppi e indisciplinati. Quel caffè l’avrei preso volentieri con te!
Paola sei unica!!!!! :***
Unica direi che è la parola giusta… idee bilacche così…
Ti è venuto benissimo il grembiule!
Però una cosa…questo era il tipico lavoro da asticella bassa: facile, senza pretese e nessuno che giudica.
E allora cosa aspetti a tirare fuori la macchina da cucire eh??!! ;)
Hai davvero ragione Doria e come sai ogni volta che prendo in mano la macchina da cucire la mia asticella vola molto bassa (anche se ne osa di tutti i colori…), ma questa volta ero davvero troppo pigra. Cucivo in pausa pranzo o la sera davanti ad un bel film, sdivanata come si deve :D Comunque hai ragione, devo tirarla fuori più spesso…
Ecco non ci avrei proprio mai pensato, diabolico lupetto che non sei altro!
hihihi quando la coda di lupo si mette a roteare impazzita sotto la gonna, bisogna proprio darle retta!
Chi si ferma è perduto… ma tu non ti fermi mai, donna dal multiforme ingegno. Miticona Paola!
Hai ragione Anna, non mi fermo mai, ma è colpa mia se ‘trafficare’ (come dice la mia mamma) mi dà nuova energia?