Vi ricordate dei knit cafè? Ve ne ho già parlato intervistando Giuliano Marelli, il primo a portarne uno in Italia nel 2009. Per fortuna, stanno diventando virali.
Ormai vale tutto, dall’uncinetto tunisino al tricottino, dal più classico lavoro a maglia all’amigurumi. L’importante è emozionarsi tenendo un gomitolo in mano.
E mentre siete lì a sbevazzare caffè trasudando chiacchiere e felicità, se non avete voglia di seguire schemi molto impegnativi (e siete pigrone come me), potete inanellare maglie basse intorno al cerchio magico iniziale, fino ad ottenere dei simpatici cappucci per le vostre tazzine da caffè (se usate la lana fate prima).
Riempite poi la tazzina di ovatta da imbottitura e fissate con colla a caldo. Qualche spillo colorato farà sempre la sua figura!
P.S.: Oggi è venerdì. A grande richiesta, dopo il gioco della letterina di Babbo Natale, anche una versione più semplice per i fratellini più piccoli. Il tutorial lo trovate qui. Fate l’albero anche voi nel week end, mi raccomando!
Mi piace questo contagio virale (non il raffreddore che ho in corso).
Brava Paola! Anch’io preferisco la lana , possibilmente grosserrima,così si fa più strada.Il cotone è bello ,ma non è per noi che viviamo di corsa e oggi stiamo pensando a domani.
Non uso il puntaspilli,sempre troppo piccoli. mi servirebbe un cuscino 40X40. Sono la solita megalomane…
I puntaspilli sono semplicemente stupendi. Complimenti.
Non sono tanto brava all’unicnetto. Finora ho fatto cuscini e coperte praticamente passo anche tutte le mie ferie in montagna in hotel in val venosta a sferruzzare ma finora con i ferri. Ma questi portaspilli mi hanno colpito perchè sono ideali come regalino da fare quando sei invitata e invece di portare dei fiori o una pianta si possono fare regalini utili….Io sono per i regali utili e pratici.