Adoro i paesaggi dei circuiti stampati e delle schede elettroniche, le loro strade di rame, i loro microcosmi di connettori, condensatori, diodi e transistor.
Ma da quando ho cominciato a tagliarne cuori, a usarlo come inserto tra i materiali di riciclo e per realizzare alberi di Natale della Silicon Valley (qui e qui) voi lo sapete già, giusto?
Ad attirarmi sono anche le schede in vetro resina o bachelite su cui tecnici creativi come il mio papà costruiscono mondi su mondi, saldatura dopo saldatura.
É davvero raro trovarne vergini peró. Impossibile usarle riciclando, pensavo.
Non avevo fatto i conti con i possibili errori di produzione o progettazione in cui le aziende di settore possono incorrere: davvero uno spreco buttare questi circuiti stampati, così lucidi, puliti, come ricamati.
Ecco come mi sono divertita a trasformare alcuni scarti della OT Bioelettronica, azienda nota in tutto il mondo per aver sviluppato prodotti e accessori elettromedicali all’avanguardia.
Le possibilità ovviamente sono infinite: questi prototipi sono pensati per l’ufficio. Un calendario da tavolo, un portafoto magnetico, quaderni per gli appunti. Voi cosa ne dite?
Sarà perchè adoro i circuiti stampati, ma sono tutti oggetti che terrei molto volentieri sulla scrivania (avessi una scrivania vera, ovviamente hihihi).
Bhe, dulcis in fundo, per chi stesse borbottando che sono tutti oggetti molto maschili, sappiate che non ho resistito a una personalizzazione del quadernetto.
Cercavo un materiale che si armonizzasse per i colori al circuito stampato, ma che in qualche modo creasse un contrasto ammorbidendone lo stile.
Come vedete in foto, a venirmi incontro è stato l’uncinetto, con un fiore fissato come bottone alla scheda grazie ad un componente elettronico ormai in disuso (mi dicono dalla regia un resistore da 1/8 watt).
Per concludere questo post non posso che ringraziare l’anima green di OT Bioelettronica, senza la quale non avrei mai potuto sperimentare queste divertenti e bislacche metamorfosi. E voi, per il coraggio che mi avete dato apprezzando così tanto i miei strampalati e primi esperimenti.
Mi avete fatto sentire un po’ meno seipazzadaivienichetirinchiudo e un po’ di più sicura delle mie visioni, ma i blog servono a questo, no? Merci à tous, anche alla persona speciale che ora custodisce questo quadernetto (se ci pensa bene lei sa perchè) !!!
P.s.: Lo so, vi aspettavate un report di Abilmente, ma ho visto così tante cose che ho bisogno di tempo per organizzarle con cura. Ci risentiamo venerdì!
è davvero interessante il modo di reinterprertare quelle schede.. mi piace sopratutto il quaderno.. lo userei eccme anche io… per i miei progetti legnosi sarebbe fichissimo ^^
Angela
avessi ancora qualche scheda a disposizione lo rifarei anche per me… hai proprio ragione!
è vero ! Hanno un fascino particolare. Le nuove sono bellissime, ma anche quelle usate…sarà per quel fascino che ho tenuto tutte le vecchie schede del PC.Ma noi creative,come siamo messe? Innamorate dei circuiti…laura
W! Allora non sono la sola!!! Quelle usate poi, basta rigirarsele un po’ tra le mani per farsi venire strane ideuzze… non è vero?
Quante ne inventi! Mi piacciono da morire! Le hai pure uncinettate!!
hihihi… veramente avrei voluto creare un soffietto con l’uncinetto a forcella che ho visto sul blog Un’idea nelle mani di Doria, ma dovrei trovare il tempo di mettermi lì con calma, perchè non ho mai provato…
Decisamente geniale!
Accidenti Elena, grazie, ma non credo di aver fatto molto. Quei circuiti stampati erano davvero pronti per l’uso…
ma sono fantastici e da amante della tecnologia quale sono non posso che apprezzare.
Bravissima come sempre.
Elena
anche tu? anche io… impazzisco….. hihihi
no ma dico………solo a te può venire idee simili ^___________^ secondo me il termine ” seipazzadaivienichetirinchiudo ” è perfettoooooooooooooooooooooooooo
abbraccio grandeeeeeeeeeeeee
p.s.
mi piace <3
Chissà cosa ci avresti fatto tu con i fiori veri…. hihihi