La sapete una cosa? Straripo. Ho passato il 2015 a correre. Sono successe cose bellissime, non fraintendetemi, capaci di tener vivo il mio senso dell’avventura – da Creativi in rete alla prima elementare della mia piccola grande Anna – ma alla fine di questa sgaloppata, ho davvero bisogno di fermarmi. Di ascoltare, di ascoltarmi, di lasciare che ad affiorare siano le mie stelle nascoste, quei desideri così profondi e vigili che poi, se risvegliati, sono il motore di tutto.
Troppe cose in una vita sola: questo ho pensato brindando all’anno nuovo, rivendicando la possibilità di darmi del tempo per setacciare, per archiviare e custodire, per lasciar andare e riprogettare. Domandarsi cosa si vuole davvero, è l’unica cosa che a volte si deve fare.
Mi sento come se sul tavolo, davanti a me, ci fossero tanti sassi raccolti durante le passeggiate sulla battigia, qualche legnetto, piccole conchiglie, lo scheletro di un fico d’india, un fiore rubato durante una passeggiata, das e colla vinilica. I pezzi del puzzle ci sono tutti: saprò metterli insieme, trovare la storia che li unisce, godermi la bellezza del fare mentre si fa, arrivare alla mia scultura finale?
Troverò la strada? Avrò in valigia abbastanza spirito, lucidità e volontà? Quel che so è che mi devo concedere la possibilità di scoprirlo.
Ispirazione, concentrazione, organizzazione e tenacia vi chiamo all’appello: io sono qui, appena ad un filo di vento, con un bel po’ di spavento…
Riguardando questa piccola composizione di amiche d’altri tempi che passeggiano in riva al mare, che ho assemblato quest’estate per farne dono ad una persona per me davvero speciale, ho ricordato d’un tratto, che il bello è proprio l’andare.
Eccomi, allora, pronta a partire, per sentire solo quel che c’è…
P.S.: Altre sculture di sassi le trovate qui, altri progetti con i legnetti raccolti sulla spiaggia invece li trovate qui.
Questa scultura è vera poesia! Le espressioni e gli atteggiamenti… Bellissima, si vede tutta la tua sensibilità.
Per il resto, ti capisco, lo scorso anno deve essere stato impegnativo però noi abbiamo bisogno della tua energia e creatività perciò… Ritrovale ma non ci abbandonare!
Lallabel l’energia non manca, ma ho proprio bisogno di fermarmi un attimo per scegliere come usarla. Correndo correndo si finisce per non sapere più perché e verso dove :D
… da dove comincio? Dal fatto che mi sono tenuta le tue parole da leggere con calma, che mi sono passate questa mattina sotto agli occhi ma non avevo il tempo giusto da dedicargli… che ho passato anche io un anno a galoppare ed ora ho voglia e bisogno di risentire quella voce che mi chiama e mi ricorda che un sasso può trasformarsi in poesia… Mi sono ritrovata con il Natale alle costole e mi è scivolato veloce tra le mani, occorrono tempi più lenti, non solo in vacanza è una reale esigenza.
Sono sicura che il tuo grillo parlante ti consiglierà il meglio, ascoltalo! Intanto ti abbraccio tanto forte!
Ecco, hai colto nel segno: ho bisogno di “risentire quella voce che mi chiama e mi ricorda che un sasso può trasformarsi in poesia…” Ti abbraccio tanto forte anch’io <3
Respira, fai bene, ti porterà lontano…
Grazie Giulia, per l’incoraggiamento e la fiducia, ne farò tesoro
Una nostra amica comune mi ha segnalato il tuo blog.
Sei davvero brava.
Io non ho nessuna delle tue capacità ma ho coinvolto mia figlia che invece dimostra qualche talento lontano, lontanissimo ……
Ha 15 anni, frequenta un gruppo scout e insieme agli amici spesso vorrebbero creare degli oggetti sfruttando tutto ciò che la natura offre.
Le tue creazioni nate dai legnetti o dalle pietre sono fantastiche.
Come non fargliele vedere?
Davvero brava!
Nuccia, commenti come il tuo mi emozionano nel profondo, soprattutto se riguardano creazioni fatte di niente come questa, che non amano gli effetti speciali. Immagino tua figlia riempirsi le tasche di tesori con cui inventare mondi e questo mi riempie di felicità. Grazie per avermi scritto!