Digital Experience Festival: more digital for better life. Uno dei filoni della nove giorni di incontri, eventi e dibattiti che ha portato Torino al centro del dibattito nazionale del digitale era Digital for Creativity: il digitale, cioè, applicato alla creatività nelle sue diverse forme.
La conferenza che ho scelto di seguire oggi riguardava, nello specifico, il Social Ecommerce e le nuove frontiere della vendita. Avete presente le prime ‘bancarelle’ on line? Quelle con le foto del prodotto, le schede dettagliate, la possibilità di esprimere come utenti la propria impressione? Bhe, mi spiace deludere anche voi, ma sembra che siano già del Pleistocene.
L’utente finale è competente, esigente, informato, ma soprattutto sarà sempre più Digital Native. Il commerce sarà sempre più mobile (via telefonino) e compulsivo: acquistiamo sempre di più quando ne abbiamo bisogno, dove ci troviamo, quando possiamo, quando meno c’e lo aspettiamo. Qualche esempio?
I pannelli retroilluminati di Tesco che ti consentono di fare la spesa con il QR code aspettando la metro, i distributori automatici di caricabatterie che Mediaword ha installato nelle stazioni per risolvere ai viaggiatori più distratti un problema, Groupon che ti vende il coupon della pizza mentre sei alla fermata del bus con un solo click, per non parlare di macrofenomeni come quello delle App.
Come fare allora social commerce oggi, in un mondo in cui tuo figlio di 4 anni e mezzo (eh eh, per una volta non vi parlo di Anna) ti chiede: “Papà, quando hai finito di downlodare il file vieni di là con me a giocare?” A questo hanno cercato di rispondere i giovanissimi – e molto competenti – relatori di oggi: Daniele Catarozzi di Midhgard, Salvatore Nascarella della SEEd, Andrea Cannizzaro di Redomino e Luca Russo di Seolab. Una parte della risposta sembra risiedere nei 95 punti proposti già nel 1999 dal Cluetrain Manifesto: oggi, più che mai, i mercati sono conversazioni. I mercati sono fatti di esseri umani, non di segmenti demografici. Le conversazioni tra esseri umani suonano umane. E si svolgono con voce umana, facendo nascere nuove forme di organizzazione sociale e un nuovo scambio della conoscenza. Continuiamo ad ascoltare, allora, e ad avere qualcosa di interessante da dire (ma questo è il proposito a cui tutti noi blogger da sempre ci atteniamo): solo così social network, filmati, slideshow, blog e azioni di search engine marketing e guerrilla marketing avranno un senso. Non dimentichiamoci, però, di cambiare con il mondo che sta cambiando, così come ci invita a fare l’efficacissimo moderatore Antonio De Carolis Presidente Club Dirigenti Vendite e Marketing dell’Unione Industriale di Torino.
Sono andata all’incontro per capire cos’è, oggi, il social commerce – pensando alla possibilità di aprire una piccola vetrina online dei miei manufatti – e sono tornata a casa con una mappatura dell’esistente e manciate di pay per lead, pay per sale, pay per click e pay per action che per ora non mi hanno convinta …
Gente della Terra, il cielo è aperto verso le stelle. Le nuvole ci passano sopra notte e giorno. Gli oceani si alzano e ricadono.Qualsiasi cosa possiate aver sentito, questo è il nostro mondo, il posto in cui dobbiamo stare. Qualsiasi cosa vi abbiano detto, le nostre bandiere sventolano libere. Il nostro cuore va avanti per sempre. Gente della Terra, ricordate.
Complimenti! Direi una sintesi perfetta del’incontro