Niente topini e uccellini come aiutanti. Non stavolta. Ago e filo sono stati i miei e quelli della Lervia comprata tempo fa al Lidl. La Fatina madrina è stata mia mamma che, con pazienza, mi ha guidata passo passo in questa mia prima avventura da caterinetta.
Ma ecco cosa vi servirà se vorrete trasformare un vecchio maglione in una borsa di feltro:
- Un vecchio maglione di lana
- Lavatrice e detersivo neutro
- Stoffa per la fodera
- Filo con colori abbinati
- Macchina da cucire
L’INFELTRIMENTO – Da dove cominciare? Forse col dire che il mio approccio è stato molto casalingo e poco professionale. Avendo un solo capo da infeltrire mi sono armata di coraggio e ho infilato la mia vecchia maglia di lana in lavatrice a 60° senza ammorbidente, ciclo cotone, con un detersivo neutro, in mezzo al normale carico settimanale. Del resto il processo di infeltrimento – ho pensato – mi è più o meno noto: chi non ha già avuto modo di sperimentare il risultato di un lavaggio sbagliato? Il procedimento comunque mi ha soddisfatto: una volta asciugato, il tessuto era compatto, resistente, denso e non si sfrangiava una volta tagliato. Nel caso in cui il maglione non si sia infeltrito come avreste desiderato controllate l’etichetta: è davvero lana quella che avete messo in lavatrice?
L’ESTERNO – A questo punto armatevi di gessetto (io ne ho trafugato uno alla piccola Anna) e di forbici: seguendo il vostro cartamodello tagliate i vari pezzi, senza buttare le cuciture e gli scampoli che vi potranno servire per eventuali decorazioni o per realizzare altri piccoli oggetti. Imbastite e cucite da rovescio con la macchina da cucire i tre lati chiusi della borsa. Se vi possono servire come punto di riferimento le misure della borsa che ho realizzato io, compatibili con quelle del mio maglione, sono: 31 cm base, 27 cm altezza, 24 cm lato apertura borsa. Ricordatevi, tagliando, di lasciare gli abbondaggi per la cucitura (almeno 1 cm per lato).
LE MANIGLIE – Per le maniglie invece, lo confesso, l’arricciatura che colpisce tutti (proverò a fare una foto in cui sia maggiormente visibile) è nata da un errore: precipitosa come sempre, invece di sfruttare l’apertura alare del maglione, ho tagliato la lana all’altezza del gomito. L’unico modo per recuperare il malfatto è stato aprire il pezzo di manica tagliando via il cordone della cucitura, disegnare due archi concentrici, passare il filo in quello superiore e tirarlo in modo da creare un’arricciatura. Imbastite e cucite fra loro dal rovescio i due lembi di ciascun manico, cercando di appiattire le balze; lasciate inoltre aperte le estremità in modo da poterle poi cucire allargate e piatte sulla parte interna della borsa. Un consiglio: visto lo spessore e la forma delle maniglie avrete delle difficoltà quando proverete a rivoltarle. Provate a pungere con una spilla da balia un lungo nastro, fissatelo poi ad una estremità della maniglia. Usate la spilla da balia come guida e eseguite la manovra un piccolo tratto alla volta, con pazienza (e se nessuno puó aiutarvi usate il vecchio trucco della matita).
LA FODERA – Prima di procedere assicuratevi di aver già lavato la stoffa che avete scelto e stiratela con cura per facilitarvi il lavoro. Solo così sarete sicure che non stinga e non si restringa. Un’alternativa puó essere optare – come ho fatto io – per le stoffe da patchwork, più resistenti e già pronte all’uso. Ecco come fare: disegnate sul rovescio della borsa che avete scelto due sagome della vostra borsa e ritagliatele lasciando circa 1 cm di abbondaggio sui lati lunghi, 2 cm sul lato corto. Sovrapponetele mettendo i due lati dritti uno contro l’altro e cucitele sui tre lati, poi fate uno zig zag tra la cucitura e l’esterno della stoffa in modo da scongiurare, con il sopraggitto, eventuali sfilacciature e da rendere la fodera più resistente.
LA TASCA – Allo stesso modo procedete per la tasca, non dimenticando peró di lasciare aperto uno dei lati corti. In seguito rovesciatela e, realizzando un piccolo bordino, imbastite il lato aperto. Imbastite e cucite poi la tasca sul dritto della fodera all’altezza desiderata, contando che in alto vi verrà mangiato ancora 1 cm di stoffa quando unirete fodera e borsa. Con la macchina da cucire, per rendere più resistente la tasca, fate uno o due punti oltre la tasca, sulla fodera stessa, nei due punti superiori, laterali all’apertura.
AGUILLETAGE– Se poi vorrete cimentarvi in aguilletage e decorare la vostra borsa, prima di cucire tra loro la parte esterna e la fodera, troverete molti spunti sul web. Io mi sono rifatta all’effet galaxie proposto da Cécile Blindermann nel bellissimo libro Laine feutrée avec Cécile (Se non avete mai messo piede a Pain d’épice e avete in programma un viaggio a Parigi segnatelo tra le mete da non perdere… )
L’ASSEMBLAGGIO – State per raggiungere l’obiettivo finale! Ancora un attimo di pazienza. Prendete in mano la parte esterna della borsa. Ripiegate 1 cm verso l’interno e imbastite. Cucite tutto il bordo che si è venuto a creare con il punto mosca (credo che si chiami così) in modo che da fuori non si veda. Infilate la fodera e imbastitela appoggiandola più o meno a metà del bordino. Cucite, facendo attenzione ad accompagnare la stoffa sotto l’ago della macchina da cucire e ad andare il più dritte possibile: questa cucitura sarà la più visibile! Et voilà! Les jeux sont faits!
che bomba!!!!! bbrava!! un bacio!
Bellissima, credo che mi ispirerò a te e proverò con qualche vecchio maglione.
[…] vale la pena leggere: per motivi squisitamente sentimentali vi segnalo il mio primo tutorial, per realizzare una borsa infeltrendo un vecchio […]
ciao, perfetto il tuo tutorial! anch’io adoro le borse in feltro ma la tecnica di infeltrimentO che ho provato io mi ha fatto dannare non ti dico quanto! Proverò partendo da un maglione di lana infeltrito e vedrò i risultati…
In effetti se devi partire da zero è un lavorone… Ma se ne hai fatta una chissà che soddisfazione…