Pochi chilometri dividono me da Simona del Pampano, per sorte compagna di gioco dello swap autunnale Amanite Ammattite organizzato da Tulimami e da Annabel di Vivereapiedinudi, ma l’attesa del pacco é durata giorni.
Chissà, forse mentre io e la piccola Anna ci chiedevamo dove fosse finito, il nostro piccione viaggiatore stava studiando questa strana alchimia di zenzero, fimo, legnetti e pietre trafugate dalla battigia per capire da che bosco venisse.
O forse, nella notte, mentre planava su questi nostri cieli di Piemonte, ha visto un improvviso bagliore filtrare dal pacchetto e non ha resistito alla tentazione di una sbirciatina.
Fatto sta che Simona e LapiccolaGa hanno dovuto aspettare un bel po’ prima di ricevere questa nostra famiglia di funghi per loro, mentre io e Anna giochiamo già da un po’ con il loro capolavoro di stoffa, soprannominato Uacciu-uhà (vi ricordate la canzoncina?).
E’ la prima volta che partecipo ad uno swap, e lo devo ammettere: è stato molto divertente e coinvolgente. Difficile, anche.
Perchè in fondo, noi, a quei funghetti che la sera, spente le luci in cucina, si illuminavano per darci la buonanotte – e ricordarci che, per quanto male sia andata la giornata, c’è sempre un po’ di magia che germoglia da qualche parte in silenzio – ci eravamo davvero affezionati.
Ci consoliamo sapendo che da oggi in poi terranno compagnia a Simona quando, rallentato nella sera il ritmo della casa, si metterà a lavorare un po’ più tranquilla.
In realtà questa mia Amanita Ammattita è parte di una famiglia allargata.
I suoi piccoli fratelli accompagnano già da un po’ i sogni di una persona speciale, ma questa, per ora, è un’altra storia…
Prima di salutarvi voglio ringraziare tutte le ragazze che hanno partecipato allo swap, quelle con blog e senza blog, quelle con facebook e quelle che “partecipo anche se non sono social, mi volete lo stesso?” La risposta delle due amanite organizzatrici è sempre stata sìììììì: per giocare insieme c’è sempre posto per un amico in più!
Non vedo l’ora di vedere i funghi di tutte le partecipanti riuniti in una bord di Pinterest: le anteprime che ho avuto dietro le quinte – che spaziano dal portaforbici al grembiulone, dal feltro alla pasta di mais – dimostrano tutte stile, creatività, cura nella progettazione, nella conoscenza dei materiali, molto amore per le creazioni manuali.
Come dirlo, se non semplicemente? E’ stato davvero un piacere!
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P.S.: Venerdì il mio tutorial settimanale per I Lavoretti Insieme su LaStampa/mamme ha dato il via ai progetti di Natale. Trovate qui il mio nuovo alberello segnaposto realizzato con i trucioli delle matite. Trovate invece le idee per i lavoretti natalizi dello scorso anno cliccando qui.
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Un’opera d’arte !!! Ma non hai spiegato come fanno ad essere fosforescenti….
Ops… L’ingrediente segreto è nella foto, ma hai ragione, non ho specificato: è un po’ magico, ma ve lo potete procurare in un negozio di hobbistica o in cartolerie o colorifici particolarmente forniti. Si tratta delle paste polimeriche termoindurenti (tipo fimo, cernit, kato polyclay o sculpay per intenderci) … fosforescenti! Vengono vendute in comodi panetti da pochissimi euro e, come avrete capito, sebbene sembrino bianche, assorbono la luce e la rilasciano al buio: sono cioè fosforescenti. Per i bambini, ma non solo, per loro, sono una vera magia! yuk!
Tutto meraviglioso e poetico: il post, le tue parole, l’amicisssia e le creazioni! Brave tutte, brava tu!
Lo capisco il vostro piccione viaggiatore e anch’io avrei fatto lo stesso, perchè su insomma bisogna ammetterlo che una sbirciatina era proprio da dare!
Sono bellissimi i vostro funghetti notturni.
La parte più bella è quando spegni tutte le luci per andare a nanna. L’ultimo sguardo è su di loro…