Ci voleva una Pasqua in arrivo per farci finalmente provare questa tecnica. Ne ho sentito parlare per la prima volta circa un anno fa, da Gabi, ed è rimasta nella lista dei miei desiderata per il social fimo, fino all’altra sera.
Come vedete l’effetto finale è molto particolare e, sebbene il procedimento che andrò a descrivervi sia tra i più semplici, se non ne avete mai sentito parlare tenetevi in tasca un po’ di meraviglia: di certo vi servirà.
Occorrente: un panetto di fimo e un uovo svuotato (se non sapete come fare leggete qui. In questo caso non è necessario avere l’accortezza di fare un buchino microscopico, non state ad impazzire. Al posto della bocca qualcuno usa anche una siringa senza ago per immettere aria nell’uovo, ma io non ho mai provato). L’uovo sceglietelo tra gli altri per la forma e le dimensioni, non per il colore: vanno benissimo quelli di gallina.
L’idea di base è semplice: realizzare tante piccole formine ritagliate da una lastra di fimo dello spessore desiderato (io avevo il timore che i miei 3 mm fossero troppi, ma a fine procedimento sono risultati essere l’ideale) e affiancarle sul dorso dell’uovo. Io ho usato un tagliabiscotti a forma di fiorellino e, per arricchire il fimo bianco, ho scelto di dargli una texture a tema, semplicemente premendolo leggermente sul timbrino.
Preparate tante piccole ‘tessere’ del vostro mosaico, anche di dimensioni diverse, e affiancatele disponendole sull’uovo in modo che aderiscano bene tra di loro in un angolo. Procedete così fino a ricoprire tutto l’uovo.
Da qui in poi è tutto più facile: cuocete il fimo secondo le indicazioni riportate sulla confezione e, una volta raffreddato, immergetelo in aceto per le ore necessarie allo sfaldamento del guscio (queste ci sono state due giorni abbondanti).
Con l’aiuto di uno stuzzicadenti scavicchiate attraverso i buchi: come vedete è possibile tirare fuori dall’uovo finale la camicia del guscio, anche attraverso fori molto piccoli. Et voilà…
E voi, cosa state preparando per la Pasqua? Se siete a caccia di idee provate a curiosare tra quelle che ho sperimentato lo scorso anno o ripassate da queste parti… Ho ancora una sorpresa per voi.
Mi sembra di vederti mentre aspiri la pelle interna dell’uovo;))) eh ehhh,
ma il risultato….grandioso,e cosa dire del limone con le viole???
da copiare all’istante!!!
Ciaooo Lieta
Bella idea! :)
Sentirmi citare è sempre emozionante…
grazie AMICA
Paoletta il tuo lavoro è meraviglioso! E naturalmente non conoscevo neanche questa tecnica… ci credi? Non ho mai mai mai lavorato il fimo! Grave, gravissimo
Che carina questa idea! Qualcosa di diverso dal solito! Grazie!
Fanciulle, senza di voi la vocina del “Potevi fare davvero meglio di così” mi tormenterebbe senza tregua! Grassie!!!!
Ciao! Sei bravissima…complimenti! Volevo chiederti una cosetta…
cosa si può utilizzare per creare delle perle traforate in fimo più piccole dell’uovo? Adoro questa tecnica e l’effetto è meraviglioso ma non riesco a trovare qualcosa che faccia da sostegno al fimo che non si sciolga in forno e che possa essere tirato fuori una volta cotto! help
:-*
Hai provato ad utilizzare le piccole uova di quaglia? Potrebbero andare bene? Un risultato simile puoi ottenerlo anche lavorando per semisfere sulla pentola per cuocere le lumache. Unisci i pezzi dopo la cottura.
Ciao,
complimenti per l’idea……davvero originale…….però volevo chiederti come incollare il fimo al guscio dell’uovo?Grazie
@Tina non devi incollare il fimo, solo appoggiarlo e premere un po’… più facile di così!
…conoscevo qst tecnica ma col tempo le mie uova mi si sono frantumate….forse il fimo devo farlo di spessore più doppio?mi consigli di poterle appendere????grazie
Guarda Roberta, son due anni che le ho fatte e sono ancora vive e vegete, nonostante Anna le trafughi spesso per giocare alla cucina. E non avere problemi ad appenderle. Lo spessore del mio fimo è di pochi millimetri comunque, le tue invece?
Grazie …anche le mie avevano uno spessore sottile,quindi ho pensato che forse di spessore più doppio reggerà non di più. ….nell’aceto 2 giorni o meno?grazie
Guarda, le mie le ho lasciate due giorni abbondanti. Finché l’uovo non si è sciolto. Era aceto bianco, non so se possa fare la differenza. Lo spessore, come ti dicevo, di 3 millimetri.